Accumulo fotovoltaico: costi ridotti grazie ai motori a vapore

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Dalla storica tecnologia del motore a vapore potrebbe arrivare una soluzione low cost per l’accumulo energetico del fotovoltaico. Una novità tecnologica, neanche tanto “nuova”, a dire il vero, che potrebbe rappresentare una vera e propria svolta per l’intero settore. Uno dei punti deboli dell’energia solare, per lo meno per i suoi detrattori, rimane infatti il costo elevato delle soluzioni tecnologiche per l’accumulo, indispensabili per stoccare l’eccesso di produzione e utilizzarla quando ce n’è bisogno.

Un gruppo di ingegneri australiani ha però sviluppato una nuova tecnica per lo stoccaggio di energia, basata appunto su motori a vapore e recipienti a pressione coibentati. La loro start up, battezzata Terrajoule, ha realizzato un sistema dimostrativo in California e potrebbe mettere la batteria sul mercato già dal 2015.

A prezzi competitivi, tra l’altro, compresi tra 1,5 e 2 dollari per watt (a seconda di una serie di variabili). Secondo i titolari del progetto, insomma, il prezzo per watt del nuovo sistema di accumulo dovrebbe essere paragonabile al prezzo di un impianto fotovoltaico della stessa capacità. Si legge sul sito della startup:

Poiché non è pratico stoccare vapore gassoso per uso successivo, esso viene condensato, trasformandosi in una massa d’acqua. Quando necessario, l’energia immagazzinata trasforma di nuovo l’acqua in vapore. L’energia persa in questo ciclo vapore-acqua-vapore è inferiore al 2%.

Una tecnologia relativamente semplice, che ricorda in un certo senso un motore elettrico collegato alla rete oppure un gruppo elettrogeno a diesel. La società ha appena annunciato di aver ottenuto un finanziamento da 11,5 milioni di dollari, che consentirà di continuare a sviluppare e collaudare la nuova tecnologia.

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