Disturbi d’ansia, i rimedi con l’autotraining

L’articolo che segue risulterà estremamente utile per tutti coloro che soffrono di disturbi d’ansia; sia questa dovuta ad una situazione familiare instabile o da una condizione autoindotta, i training che vi proponiamo sono facili da attuare e portano ottimi risultati.

Riguardo i risultati c’è una premessa da fare, più l’individuo è autosuggestionabile, più le pratiche di training autogeno saranno efficaci. Le tensioni accumulate durante la giornata, spesso, ci fanno sentire inetti nei riguardi della vita, provocano in noi frustazioni, ansie, paure e stress. I problemi ci sembrano troppo grossi, non alla nostra portata e cadiamo in un vero e proprio circolo vizioso dell’ansia.

E’ opportuno cambiare il proprio processo di pensiero. Se state uscendo da un recente fallimento non generalizzate questo singolo episodio con il classico pensiero “sono un buono a nulla“, non vivete nel terrore di altri imminenti fallimenti. E’ proprio questo il circolo vizioso dell’ansia. I vostri pensieri possono essere molto più positivi. Eliminando dalla nostra vita quotidiana i pensieri intrusivi negativi che riflettono l’ansia, si potrà beneficiare pienamente degli elementi costruttivi del vostro “subconscio collettivo“, un vero deposito mnemonico che registra accuratamente tutto ciò che vede, sente, odora, gusta e tocca.

E’ possibile porre fine al circolo vizioso dell’ansia ed è possibile farlo con l’Autotraining day and night applicato al processo autoinduttivotraslativo. La pratica consiste nella elaborazione psichica dei singoli pensieri applicata a tecniche di rilassamento che permettono in sinergia di raggiungere l’elaborazione critica finalizzata a traslare un pensiero positivo ad un pensiero negativo. Una impostazione volontaria quotidiana da cui scaturisce l’impulso ad agire secondo quelle direttive positive che sono le più idonee al raggiungimento dello scopo che l’individuo si propone.

In termini pratici. Gli Esercizi da Svolgere.
Di mattina; Procuratevi un taccuino che dovrebbe essere sempre accanto al vostro letto. Appena vi svegliate annotate i vostri pensieri del giorno precedente. Riflettete e mettete a fuoco i pensieri che sono emersi durante la notte. Non serve riportare una completa esposizione del pensiero. Poche parole basteranno, soprattutto se si affollano più pensieri.

Dopo aver fatto colazione, leggete di nuovo quello che avete scritto e meditate per qualche minuto. Attraverso questa semplice induzione psicoanalitica estrinsechiamo le immediate deduzioni emotive. Ancora una volta, in termini più pratici: dopo colazione rileggete ciò che avete scritto e meditate per qualche minuto, rileggete ogni vostro pensiero ad alta voce. Se si tratta di un pensiero positivo, meditateci sopra e incameratelo. Se è un pensiero negativo sappiatelo riconoscere come il risultato d’ansia. Sappiate riconoscere tale paura e ridete di voi stessi per essere caduti nel tranello dell’ansia. Meditate fino a che sarete in grado di capovolgere quel pensiero emotivo negativo in una riflessione positiva e costruttiva.

Di sera; stando in posizione supina, dovete concentrarvi su ogni muscolo del corpo. Cominciando dai piedi cercate di rilasciare la tensione delle dita, passate ai muscoli del piede. Lentamente dirigete i vostri pensieri verso le parti piu’ alte del corpo, rilassate tutti i muscoli quindi le gambe, il diaframma, le braccia, il petto, il collo, fino a che siete pronti per un sonno ipnotico autoprovocato.

Adesso siete pronti ad introdurvi ad una ricettività cosciente costruttiva. In queste condizioni potete inserire ogni pensiero positivo sul quale la mattina avete meditato. Questo pensiero si insinuerà a condizione che ci sia fusione emotiva. Per assicurarvi ciò dovete ripetere questi esercizi per diversi giorni. È ovvio che questo processo va consigliato a tutte le persone che soffrono d’insonnia, ansia, tachicardia, attacchi di panico etc. Per qualche ulteriore dubbio potete commentare, il nostro team sarà disponibile per opportune consulenze.

Vi auguro un buon autotraining.

 

A cura della Dott.ssa Anna Maria Sepe,
specialista in Psicoanalisi Induttiva e Ipnosi traslativa.

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