Come coltivare l’orto in casa senza terra

È possibile coltivare un orto in casa senza terra? Si, grazie alla particolare tecnica di coltivazione indoor, chiamata idroponica, che consente di far sviluppare le piante completamente fuori dal terreno. Un processo che riesce ad accellerare il metabolismo, consentendone una crescita veloce e rigogliosa. Ma non solo! Questa tecnica potrà garantire una maggiore igiene e permetterà un risparmio idrico notevole.

La tecnica di coltivazione idroponica, chiamata anche idrocoltura, è una tecnica in cui la terra viene sostituita da un substrato inerte e la pianta irrigata con una soluzione fatta di acqua e di composti biologici (azoto, potassio, ecc.), necessari ad apportare tutti gli elementi assunti normalmente con la nutrizione minerale.

Zero difficoltà nella gestione della coltivazione idroponica. Il grosso del lavoro, infatti, consiste nella costruzione del sistema, per la quale si impiegano circa 6 ore di tempo, poi tutto diviene semplice e divertente cura quotidiana.

Come coltivare l’orto in casa senza terra. L’occorrente
Gli strumenti che occorrono sono: tubi in Pvc con appositi coperchi per chiuderli, due secchi con una buona capacità (diventerà il serbatoio da dove l’acqua parte e torna), pompa ad immersione (meglio  completamente in plastica), vasetti o bicchieri di plastica per contenere le piante, silicone sigillante, manichetta da giardino, e una sega per tagliare i tubi in Pvc.

Come coltivare l’orto in casa senza terra. L’esecuzione
Nella coltivazione idroponica occorre un continuo rifornimento di soluzione nutriente alle radici, in modo da assicurarsi che ci sia abbastanza ossigeno affinché queste non “affoghino”. All’interno dei vasetti, da forare alla base per la fuoriuscita delle radici, occorre quindi inserire a strati il substrato inerte: perlite, vermiculite o biglie di argilla espansa. Accostate un vasetto al tubo in Pvc, prendete le misure della base e tagliate il tubo affinché vi si possa inserire il vasetto. Ovviamente l’operazione andrà eseguita anche per gli altri vasi (regolate la distanza tra un foro e l’altro a seconda della dimensione della pianta scelta).

Per quanto riguarda la profondità, è importante che la base del vasetto resti leggermente sospesa, non adagiata sul fondo. Operazione successiva: sigillare i tubi e trapanarne i coperchi. Aiutandosi con un cartoncino, disegnate la circonferenza della manichetta. Meglio tagliare un buco un po’ più stretto della gomma per innaffiare, così da evitare perdite. Utilizzate poi la sagoma per disegnare il cerchio sul tappo del tubo in Pvc e forate con l’aiuto di un trapano. Inserita la manichetta con il tubo, fissiamo con del silicone atossico, da lasciare asciugare la notte. Attaccata la pompa, si inizia a piantare.

Grazie alla tecnica idriponica si possono scegliere semi oppure piantine con terriccio. Se si preferiscono le seconde, bisognerà lavarle con cura, districandone le radici con estrema attenzione. Immergete rapidamente il vasetto con la piantina nel secchio dell’acqua e alloggiatela all’interno del suo buco nel tubo di Pvc. All’inizio le piantine potrebbero non arrivare bene all’acqua, per questo sarà necessario, almeno per la prima settimana, aggiungerne dall’alto, mentre sui fertilizzanti è bene utilizzare quelli appositi per l’idroponica.

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy