Consumo elettrodomestici, come calcolare e ridurre i consumi

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E’ davvero difficile parlare del consumo elettrodomestici. Ogni elettrodomestico ha una storia a sé. Anche nello stesso gruppo di elettrodomestici ci sono grosse differenze! E non solo in base alla alle dimensioni e alla potenza. Le differenze sono dettate anche dalla classe energetica di appartenenza.

In questa pagina parleremo di consumo elettrodomestici riportando esempi pratici. Vi forniremo, inoltre, gli strumenti per riuscire a misurare i consumi elettrici in casa.

Consumo elettrodomestici, quali  consumano più energia

Gli elettrodomestici che consumano più elettricità sono facili da individuare. Sono quelli che producono calore e che posseggono una resistenza elettrica per tale scopo. Vale a dire: stufe elettriche, forni, essiccatori, phon, piastre per capelli, piastre da cucina elettriche, fornelli elettrici, ferro da stiro, lavastoviglie, scaldabagno o boiler elettrico….

Vi basterà pensare che chi intende installare un piano di cottura a induzione (cucina elettrica) sarà costretto a richiedere un aumento di potenza al suo fornitore energetico (Enel o altro). Anche chi decide di riscaldare casa in inverno solo con l’ausilio di stufe elettriche si troverà a dover affrontare forti spese in bolletta.

A molte persone capita che, quando si attiva lo scaldabagno, salta il contatore perché i 3,3 kWh erogati dal fornitore non bastano a soddisfare il fabbisogno elettrico dell’intera abitazione. Quella dello scaldabagno è una vera nota dolente per molti. Sono tante le famiglie che, in mancanza di una caldaia, riscaldano l’acqua con un boiler elettrico. Il problema è che spesso si tratta di apparecchi molto datati e quindi poco efficienti.

Se avete problemi con i consumi elettrici dello scaldabagno vi rimandiamo all’articolo come risparmiare energia con lo scaldabagno elettrico.

Elenco consumo elettrodomestici

Quanto consumano gli elettrodomestici? I consumi degli elettrodomestici variano in base alle dimensioni. Per esempio, a parità di classe energetica, un frigorifero dalla capacità di 100 litri consuma meno di un frigo dalla capacità di 180 litri.

Se però, i frigoriferi presi in esame hanno classi energetiche diverse, questo risultato potrebbe cambiare. Tutto dipende dalla classe energetica di appartenenza, dalla funzione che assolvono e anche dalle condizioni di utilizzo, (temperatura esterna, presenza di polvere, umidità…).

Per farci un’idea più chiara sul consumo elettrodomestici di uso comune, vi proponiamo un elenco prendendo in esame gli elettrodomestici di uso comune.

Consumo elettrodomestici: quanto consuma il condizionatore

Stimare i consumi di condizionatori e climatizzatori è ancora più difficile! Qui i consumi non variano solo in base alla classe di efficienza energetica, alla capacità/potenza del climatizzatore (in termini di BTU e potere raffreddante), alla tecnologia inverter e alla temperatura richiesta in base a quella esterna. Il consumo di un condizionatore dipende anche dal grado di coibentazione di una stanza.

Più isolata sarà la stanza (cappotto termico, infissi coibentati, serramenti ad hoc) e meno energia si dissiperà. Al contrario, meno isolata sarà una stanza (porte aperte, finestre a vetro singolo, spifferi..) più elettricità verrà consumata dal condizionatore. Un condizionatore, soprattutto con tecnologia inverter e classe energetica A+++, non consuma poi così tanto quanto si crede.quale condizionatore

Se prendiamo in esame il classico condizionatore con split dal potere di raffreddamento di 5,7 kWh, raffreddato a aria, in 500 ore consumerà circa 321 kWh se di classe A++.  Purtroppo per lo stesso potere di raffreddamento i consumi aumentano vertiginosamente se si parla di condizionatori o climatizzatori di vecchia generazione.

Un vecchio classe A consuma fino a 890 kWh per le stesse 500 ore di attività! Per sapere quanto consuma il condizionatore installato in casa, è disponibile la guida Consumo condizionatore, calcolo e consigli per risparmiare.

Come risparmiare sul condizionatore?

Cercate di isolare al meglio porte e finestre, rispettate la classica manutenzione e ricordate di pulire il filtro del condizionatore almeno una volta all’anno. Altre informazioni sui consumi del condizionatore e del climatizzatori li trovate negli articoli:

Manutenzione: come pulire il filtro del condizionatore

Sono molti gli utenti che si chiedono come sostituire i filtri del condizionatore ma la gran parte delle volte basta pulirli per risparmiare sul condizionatore e rendere l’apparecchio più efficiente.

Per smontare il filtro del condizionatore non sarà necessario alcun cacciavite. Dovrete solo sollevare lo sportello frontale, quello appena sopra la fessura dalla quale fuoriesce l’aria.

I condizionatori sono già predisposti per consentire all’utente di asportare i filtri rapidamente. Una volta rimosso il filtro, basterà lavarlo sotto acqua corrente, non usate del sapore. Per disinfettare usate dell’alcool che è un potente antibatterico; pensate che lo usano anche per pulire gli ospedali.

Per consumare meno sul climatizzatore (o condizionatore) ricordatevi di pulire anche l’unità esterna. In questo caso vi potrebbe servirà l’aspirapolvere: non dovrete smontarla solo rimuovere la polvere che rallenta o affatica il moto delle eliche.

Consumo elettrodomestici: quanto consuma la lavastoviglie

La lavastoviglie è un elettrodomestico piuttosto energivoro: consuma molta elettricità! Questo perché per i lavaggi ha bisogno di portare l’acqua ad alte temperature. Come spiegato in premessa, tutti gli elettrodomestici che generano calore consumano anche elettricità. Le lavastoviglie più energivore sono quelle che hanno la funzione di asciugatura.

Se da un lato la lavastoviglie vi fa consumare elettricità, dall’altro vi fa risparmiare acqua. Sono richiesti 12/14 litri per lavaggio in lavastoviglie, mentre lavando a mano le stesse stoviglie si consumano addirittura 50 litri! Per risparmiare sulla lavastoviglie evitate di impostare l’asciugatura.

Basta aprire lo sportello quando i piatti sono ancora caldi per farli asciugare con il vapore prodotto dallo stesso lavaggio. In questo modo si arriva a risparmiare il 40-45% dell’energia per ogni lavaggio.

Quanta energia è richiesta per un lavaggio in lavastoviglie?

I nuovi modelli di lavastoviglie consumano, per il ciclo più lungo, tra 1,2 e 1,8 kWh rispetto ai 2,5 kWh delle lavastoviglie più datate. I consumi risultano ridotti drasticamente quando si utilizzano i cicli “rapidi” da 45 minuti, in questo caso la temperatura raggiunta è di solito di 45° e il consumo stimato è di soli 0,7 kWh.

Per una panoramica a 360° sui consumi generati dalla vostra lavastoviglie (consumo d’acqua, elettricità, di sale e detersivo) e per usarla in modo più efficiente (controllo del filtro e manutenzione) vi rimandiamo alla pagina Consumo lavastoviglie, tutte le info. Non mancano tabelle di consumo in base alla classe energetica.

Consumo elettrodomestici: quanto consuma un frigorifero

I consumi di un frigorifero variano in base alla capacità, alla classe energetica ma anche in base a quante volte aprite la porta. Ogni volta che aprite la porta del frigo entra calore e il motore del frigorifero dovrà faticare (bruciare più energia) per ripristinare i livelli di fresco impostati.

Un frigorifero con congelatore di ultima generazione dalla capacità di 252 litri in un anno consuma solo 166 kWh/24 avvalendosi della classe energetica A+++ che prevede, per i frigoriferi, consumi annui inferiori a 188 kWh.

Non lasciatevi ingannare da questi dati: quando una casa fornisce la quantità di elettricità richiesta da un elettrodomestico nell’arco dell’anno, la indica in condizioni di laboratorio…

Ciò significa che nel suo test il produttore non ha mai aperto la porta del frigo, così il consumo elettrico effettivo sarà leggermente più alto ma tutto dipende dalle vostre abitudini!

Un frigorifero di classe energetica A++ consuma da 188 a 263 kWh all’anno, sempre considerando un uso continuo 24/24 tipico del frigorifero. Per i consumi di un frigorifero di classe A+ i consumi vanno da 263 a 344 kWh all’anno.

Consumo elettrodomestici: quanto consuma la lavatrice

Così come il consumo di qualsiasi elettrodomestico, anche per la lavatrice i consumi dipendono da diversi fattori quali: classe energetica, capacità di carico/potenza assorbita, temperatura dei lavaggi. Fare un lavaggio a 40 gradi consuma molto meno di un lavaggio a 80°C!

Anche in questo caso riportiamo i consumi medi di una lavatrice segnalandovi i consumi elettrici richiesti per ogni lavaggio e consumi annui.

Considerando una lavatrice con capacità di carico da 5 kg, un lavaggio di capi in cotone a pieno carico e a una temperatura di 60°C richiede un investimento di elettricità pari a 2,37 kWh se è di Classe A, i consumi della lavatrice aumentano fino a 2,87 kWh a lavaggio se la Classe energetica è B.

Considerando 2 lavatrici a settimana (sempre a 60° e a pieno carico con 5 kg), in un mese si consumano circa 20,5 kWh con una lavatrice di classe A. Per maggiori informazioni su come leggere l’etichetta energetica e conoscere i consumi, vi rimando alla pagina: consumo lavatrice.

Quando conviene fare la lavatrice per risparmiare sulla bolletta? Vi rimando all’ultimo paragrafo per rispondere a questa domanda.

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Consumo elettrodomestici: quanto consuma l’aspirapolvere

E’ da settembre 2014 che sono fuorilegge gli aspirapolvere da 1600 watt. Dal 2017 – 2018 il limite massimo dei consumi elettrici dell’aspirapolvere dovrebbero abbassarsi a 900 watt.

Non crediate che abbassando il limite di potenza assorbita gli aspirapolveri possano essere meno efficienti. Le direttive europee vogliono fare pressione sui produttori affinché possano commercializzare tecnologie più efficienti che regalano alte prestazioni con bassi consumi.

Insomma, tra tre anni un aspirapolvere da 900 watt riuscirà a pulire casa come oggi riesce a fare un aspirapolvere da 1600 watt. La potenza non serve senza l’efficienza! In media un’aspirapolvere consuma al massimo 62 kWh all’anno.

Consumo elettrodomestici: quanto consuma un deumidificatore

Chi ha problemi di umidità in casa si sarà certamente chiesto quanto consuma un deumidificatore al giorno oppure se è vero che un deumidificatore consuma meno di un climatizzatore automatico.

Tutte domande lecite. In teoria, un deumidificatore elettrico consuma meno di un climatizzatore e elimina l’umidità in casa anche meglio: è nato proprio per quello! Tuttavia non si può generalizzare, perché se in casa avete un deumidificatore che ricorda il secondo dopoguerra… sicuramente dovreste aggiornare il prodotto!

Diciamo subito che i deumidificatori non devono stare accesi 24/24h. Per i primi giorni a seguito dell’acquisto, gli esperti consigliano di tenerlo acceso sempre (24/24h), così da eliminare tutta l’umidità in eccesso formatasi col tempo.

Dopo questa prima fase, vi basterà misurare l’umidità in casa per poi attivare il dispositivo a ore alterne. Da questa premessa capirete che è difficile dirvi quanto consuma un deumidificatore in un giorno perché non sappiamo quante ore è attivo e neanche il lavoro che deve svolgere.

Se il vostro deumidifcatore è un modello da 300 W, vuol dire che in un’ora di esercizio consuma 0,3 kWh ma solo nella prima ora di funzionamento, e qualcosa in meno nelle ore successive.

Può tornare utile l’articolo: Come misurare l’umidità in casa.

Consumo elettrodomestici: quanto consuma il forno elettrico

Il consumo del forno elettrico varia in base alle dimensioni, alla classe energetica, alle temperature e ai tempi di utilizzo. Un forno elettrico non consuma elettricità in maniera costante, ne assorbe di più all’inizio quando usa al massimo le resistente per riscaldare.

Così, un forno elettrico settato a 180°C di temperatura può consumare 800 Wh nei primi 20 minuti, ma solo 1000 Wh (= 1 kWh) dopo 60 minuti e 1500 Wh dopo 90 minuti.

I consumi dichiarati con le classi energetiche vedono un consumo fino a 60 kWh all’anno per fornetti elettrici (12 – 35 litri) di classe A, fino a 80 kW per forni piccoli  (12 – 35 litri) di classe B.

Se parliamo di un forno elettrico medio (35-60 litri), i consumi salgono a 80 kWh annui per la classe A e fino a 100 kWh annui per la classe B. Il forno elettrico da cucina che di solito ha una capacità di 60 litri o oltre, prevede consumi annui fino a 100 kWh per la classe A, fino a 120 kWh per la classe B.

Queste sono le stime ufficiali riferite con le etichette energetiche e si riferiscono a 100 cicli di cottura, quindi per chi usa il forno circa 2 volte a settimana.

Quanto consuma il forno elettrico per cuocere un alimento?

Se usate un forno elettrico da cucina per una cottura di un’ora a 200 °C potrà consumare dai 0,9 kWh a 1,5 kWh (in base alla classe energetica). Questi consumi si traducono in bolletta con un prezzo che va dai 0,20 euro a un costo di 0,33 euro, considerando il prezzo medio di un kilowatt/h di 0,22 euro (22 centesimi di euro).

Consumo elettrodomestici, come si calcola

Come si calcola il consumo di un elettrodomestico? Potete misurare il consumo di un elettrodomestico con un comune wattmetro, un apparecchio facile da reperire in commercio con prezzi che oscillano tra i 20 – 30 euro.

Su Amazon è disponibile un Misuratore di Consumo Corrente facile da usare. Basta collegarlo all’ellettrodomestico di cui si vogliono conoscere i consumi. Sul display apparirà l’energia assorbita e il costo energetico associato.

Link utile da Amazon: Misuratore di Consumo Corrente

Il dispositivo può misurare l’elettricità consumata di un solo elettrodomestico o di un gruppo di elettrodomestici, ma in questo caso dovrà essere collegato a una “ciabatta” (multipresa/multispina…).

Segnaliamo questo prodotto per l’ottimo rapporto qualità/prezzo (costa 13,14 euro con spedizione gratuita).

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Consumo elettrodomestici. Come calcolare il consumo di un elettrodomestico manualmente

E’ possibile calcolare l’elettricità consumata da un elettrodomestico anche manualmente ma dovreste armarmi di carta, penna e calcolatrice. In grande, è possibile calcolare anche i consumi elettrici dell’intera casa (luci comprese).

Per fare questo calcolo, prendete nota di ogni luce, di caricabatterie, tv, lavatrici, asciugacapelli, forno a microonde. Accanto a ogni dispositivo, segnate la potenza assorbita.

Questo dato lo trovate sul manuale utente o sullo stesso elettrodomestico. Date un’occhiata anche al bordo della lampadina. In particolare nella zona che presenta la filettatura, quella che va avvitata. Tirate le somme tenendo presente anche delle ore di consumo quotidiane.

Per esempio, se l’asciugacapelli è di 1200 watt e la usate per un’ora al giorno, calcolate un fabbisogno elettrico di 1,2 kw al giorno solo per questo apparecchio. Se invece l’apparecchio è usato per due ore, raddoppiate questo valore (2,4 kW).

Consumo elettrodomestici, come ridurre i consumi

Prima di vedere come ridurre i consumi vediamo come pagare meno la bolletta elettrica. Per iniziare, spostate le vostre attività energivore (fare la lavatrice, asciugare i capelli, passare l’aspirapolvere…) nelle fasce orarie in cui l’elettricità costa di meno.

Per ridurre in consumi, in primis controllate che in casa non vi siano dispersioni elettriche. Poi effettuate un’analisi della vostra casa.

Avete già sostituito tutte le lampadine con quelle a LED? Oggi, le lampadine a LED non sono più costose come una volta. Nell’articolo Fasce orarie Enel e tariffe vi abbiamo segnalato alcune strategie per risparmiare su riscaldamento e illuminazione.

Controllate l’efficienza dei vostri elettrodomestici. Uno alla volta, mandate in pensione quelli che pesano più in bolletta sostituendoli con modelli più efficienti. La spesa iniziale verrà ammortizzata sulle bollette elettriche a lungo raggio. Gli elettrodomestici più efficienti sono quelli di classe A+++.

Consumo elettrodomestici, rapidi consigli per diminuire i consumi elettrici in casa:

  • Fate la lavatrice con acqua fredda!
  • Fate la lavatrice solo a pieno carico.
  • Usate il lavaggio rapido della lavastoviglie.
  • Evitate l’asciugatura in lavastoviglie e asciugate con il vapore residuo del lavaggio, aprendo leggermente lo sportello.
  • Spegnete il forno 5 minuti prima e terminate la cottura con il calore residuo (per farlo non dovrete aprire il forno!).
  • Spegnete tutti i dispositivi che hanno una spia rossa accesa, quel piccolo led indica un’attività energivora di base che in un anno vi può portare via anche più di 80 euro in bolletta.
  • Quando uscite di casa, non lasciate condizionatore o stufe accese ma adoperate dei timer.
  • Alzate la temperatura del frigorifero, bolletta e alimenti ringrazieranno.
  • Cercate di non aprire il frigo troppo spesso.
  • Usate Lampadine a LED.
  • Eliminate gli spifferi per rendere più efficiente il vostro sistema di riscaldamento o raffreddamento.
  • Sfruttate al massimo la luce naturale, potete installare un lucernario.
  • Valutate l’acquisto dei pannelli solari termici, il conto termico offre ottime agevolazioni che si traducono in un rimborso che può arrivare a coprire la gran parte dell’investimento.

Le informazioni sul Conto Termico le trovate sul sito GSE conto termico.

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