Installare un montascale: permessi e agevolazioni fiscali

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L’installazione di un montascale rientra tra i lavori annoverati nell’edilizia libera, quando si parla di permessi, infatti, l’iter diviene più lungo in condominio. Chi vuole installare un montascale, inoltre, può contare su una serie di agevolazioni fiscali rivolte a chi esegue lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Che cos’è un montascale?

É un impianto per il sollevamento di persone dalle capacità motorie limitate (anziani, disabili…) che, essendo impossibilitati a superare ostacoli in autonomia, sfruttano un apposito sollevatore. Un montascale è una piattaforma o una poltrona che va agganciata a una guida installata lungo un lato delle scale o di un piano inclinato. Questo montascale a poltrona o a piattaforma, è attivato da un motore elettrico e consente alle persone dalle limitate capacità motorie di salire o scendere le scale.

Per il suo ruolo, il montascale rende la casa più accessibile e la sua installazione può beneficiare delle detrazioni fiscali finalizzate all’abbattimento delle barriere architettoniche.

Agevolazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche

Le agevolazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche rientrano nella Legge di Bilancio 2018 e, con buone probabilità, saranno rinnovate con la legge di Bilancio 2019. In cosa consistono queste agevolazioni? In pratica chi intende eseguire lavori di ristrutturazione edilizia che mirano a favorire l’abbattimento di barriere architettoniche, potrà accedere a detrazioni IRPEF pari al 36% della spesa sostenuta. In altre parole, chi sostiene la spesa per l’acquisto e l’installazione di un montascale per anziani o disabili, potrà indicare, al momento della dichiarazione dei redditi, questa spesa tra le detrazioni fiscali ai fini IRPEF, decurtando il 36% dell’importo sostenuto. Si tratta di un “rimborso indiretto” della spesa sostenuta, molto utile per chi decide di installare un montascale per anziani o per persone dalle limitate capacità motorie.

Installazione di un montascale: permessi 

Come premesso, l’installazione di un montascale in casa rientra tra le opere di edilizia libera. Per questo motivo, se l’intervento non va a modificare strutturalmente l’immobile, non sarà soggetto ad alcun permesso. Un provvedimento di legge, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.81 del 7 aprile 2018, ha reso noto un glossario contenente l’elenco di tutte le opere di edilizia libera e l’installazione di un montascale per anziani rientra tra queste.

Quando si tratta di installare un montascale in condominio, i permessi non vanno chiesti all’Amministrazione comunale ma all’Assemblea, come procedere? Meglio inoltrare una richiesta scritta all’Amministratore di Condominio così da affrontare la questione alla prima Assemblea utile.

Se gli altri condomini sono contrari, bisogna presentare una nuova richiesta formale e convocare un’assemblea specifica per affrontare la questione. Per la legge, l’accessibilità di un condominio diviene assoluta priorità, quindi anche in caso di negato permesso da parte dell’Assemblea, l’interessato potrà provvedere all’installazione in piena autonomia ma ne dovrà sostenere tutti i costi.

L’art. 1120 del Codice Civile stabilisce che il montascale in condominio non deve essere di intralcio per gli altri condomini (quindi deve essere ben dimensionato in base alla larghezza delle scale) mentre non fa alcun riferimento alle spese per l’installazione e come debbano essere ripartite dai condomini.

E’ importante sollevare la questione in assemblea perché gli altri condomini potrebbero partecipare alla spesa in modo volontario dividendo i costi. In ogni caso, i costi per l’installazione di un montascale, anche in condominio, godrebbero di agevolazioni fiscali, questa volta maggiorate al 50%. Per le altre detrazioni previste per l’abbattimento delle barriere architettoniche e quindi per l’installazione di un montascale è disponibile la pagina dedicata dell’Agenzia delle Entrate.

Altra questione è la manutenzione del montascale a poltrona o a piattaforma. In genere il produttore e fornitore del montascale offre un piano di manutenzione che, nel primo anno è compreso con la garanzia. Anche allo scadere della garanzia, per non avere problemi, è opportuno rivolgersi all’installatore per garantire la sicurezza dell’impianto.

Quanto consuma un montascale?

 Quando l’installazione di un montascale va a scontrarsi con la realtà del condominio, è lecito chiedersi quanto impatterà l’uso dell’impianto sulle spese sostenute dalla collettività. È importante sottolineare che per installare un montascale non sono necessari modifiche all’impianto elettrico in quanto i suoi consumi sono paragonabili a quelli di alcuni elettrodomestici. I motori elettrici di nuova generazione, usati per l’azionamento del montascale, vedono consumi ridotti nel rispetto dell’ambiente e delle tasche dei fruitori.

Per conoscere i consumi elettrici di un montascale è bene chiedere al produttore così da avere informazioni dettagliate su quel determinato modello. In linea generale, la potenza massima assorbita (quindi al massimo della sua portata utile e caricando con pesi elevati l’impianto) è sempre inferiore a 1 kW, vale a dire che un montascale consuma meno di un phon, di un ferro da stiro o di un fornetto elettrico, e i suoi assorbimenti elettrici sono paragonabili ai consumi degli elettrodomestici più usati in casa.

Bisogna poi calcolare che quella indicata è la potenza massima assorbita e spesso il motore non necessita di tutta questa potenza per garantire lo spostamento della pedana o della poltrona.

Un montascale è rumoroso?

Un’altra domanda lecita, soprattutto in ambito dell’installazione in condominio, riguarda l’eventuale rumore prodotto dall’impianto. I montascale non sono rumorosi, il rumore prodotto può essere paragonabile a quello di altri apparecchi elettrici domestici di uso comune, quindi al momento dell’impiego non arrecherà fastidio agli altri abitanti della casa o agli altri condomini.

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