La cocacola, una fonte di energia pulita!

E’ solo questione di tempo, le batterie usa e getta o ricaricabili che siano, sono destinate a scomparire dal mercato. Un altro passo avanti, un nuovo goal messo a segno dalla ricerca. Ora non ci resta che aspettare le applicazioni!

Shelley Minteer, professoressa di Chimica all’università di Saint Louis, nel Missuri, ha annunciato la scoperta di una nuova classe di biocarburanti. La fonte del nuovo “combustibile biologico“? L’olio da cucina oppure lo zucchero che si trova in bevande gassate come la coca cola o la fanta.


mitocondrio

Nella sua prima presentazione, il team di ricercatori guidati dalla prof. Shelley Minteer, ha mostrato come alcuni prodotti zuccherini -sciroppi di glucosio, cocacola…- possano essere sfruttati come fonte di energia sostenibile per alimentare un qualsiasi dispositivo portatile.

Sostanzialmente il processo è simile a quello messo in atto dalle nostre cellule, infatti hanno in comune l’utilizzo di piccoli organuli, i mitocrondi.

I mitocondri sono organuli che sguazzano nel citoplasma -sostanza acquosa- contenuto dalle nostre cellule. Come si può immaginare sono infinitamente piccoli ma il loro prodotto è considerevole: i mitocondri convertono i derivati dello zucchero in adenosintrifosfato (ATP), una molecola ad alto potenziale energetico, non è la molecola di ATP a diventare una fonte di energia ma sono gli elettroni prodotti dal processo messo in atto dai mitocondri.


Dottoressa Shelley Minteer

La professoressa Shelley Minteer ha sfruttato gli elettroni generati dal processo biochimico mitocondriale e grazie ad esso è stata capace di produrre una fonte energetica completamente biologica che potrebbe andare a sostituire le classiche batterie dei vari congegni portatili.

La batteria messa a punto dalla dottoressa Minteer è delle più classiche, prevede un catodo e un anodo –un polo positivo e uno negativo– e si basa su ciò che alimenta ogni dispositivo: la carica elettrica, a differenza delle pile convenzionali, queste della Minteer non hanno bisogno di metalli tossici per funzionare, ma solo sostanze zuccherine, un po’ come il nostro organismo solo che noi non abbiamo bisogno di carica elettrica e sfruttiamo l’ATP!

Via | gifh.com

Anna De Simone

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