Multato per aver quasi ucciso un gatto, succede in Italia

Il gatto stava attraversando la strada quando è stato investito. Il pirata della strada scappa, non soccorre il gatto ma i testimoni NON sono intenzionati a farglila passare liscia.

E’ successo la scorsa settimana a Vicenza, grazie ad alcuni testimoni che hanno denunciato l’accaduto alla polizia, il pirata della strada dovrà pagare una multa di 389 euro per omissioni di soccorso ad animale. Il reato è stato introdotto nel Codice della Strada solo lo scorso anno con L’Art. 189-9bis che afferma:

«l’utente della strada, in caso d’incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subìto il danno».

Per questo tipo di reato si arriva a pagare da 389 a 1559 euro. Il caso di Vicenza ha visto una multa poco salata perché a distanza di alcuni giorni dall’accaduto, il gatto sta meglio. Grazie all’introduzione di un Articolo ad hoc, i veicoli per il pronto intervento veterinario, sono equiparati alle ambulanze, ai vigili del fuoco e alle forze di polizia. Ciò significa che questi veicoli hanno gli stessi privilegi: precedenze, pssibilità di infrangere il Codice stradale in caso di necessità e così via.

Servizio veterinario ASL

Quando si assiste ad un caso simile, la prima cosa da fare è segnare il numero di targa del trasgressore e contattare le autorità. Gli addetti ai lavori da contattare sono la Polizia Stradale, Polizia Municipale o il servizio Veterinario della ASL di competenza territoriale che si occuperà dell’animale e dovrà contattare la Polizia per la dovuta denuncia.

Ancora una volta la legge italiana si rivela incompleta. E’ strano pensare che l’uccisione volontaria di un’animale non comporti nessuna condanna: l’uomo della regione Campania che ha incendiato il suo cane non ha dovuto scontare nessuna pena.

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