Apnea notturna. Rimedi


Vi è capitato di svegliarvi di colpo perchè non riuscite più a respirare?
Si tratta di apnea notturna, un’alterazione del ritmo respiratorio che si esplica durante il sonno: in pratica, chi ne soffre smette di respirare per diversi secondi mentre è addormentato.

Se questo fenomeno si verifica almeno 10-15 volte ogni notte può essere riconducibile nei parametri della sindrome da apnea notturna

Può interessarti|rimedi contro l’insonnia

Apnea notturna. I sintomi
A volte il soggetto si accorge degli attacchi, perché si sveglia di soprassalto. In altre circostanze sono i familiari a riferire delle apnee notturne, oppure a notare un russamento intermittente. Molti sintomi, però, si notano al risveglio o durante la giornata: mal di testa, nervosismo, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, calo di memoria e diminuzione del desiderio sessuale. A volte possono capitare anche i cosiddetti “colpi di sonno“, che in certi costituiscono un rischio notevole (per esempio, se si sta guidando).

Apnea notturna. Conseguenze
L’aspetto più grave è il fatto che durante gli attacchi il cuore rallenta, la pressione cala e diminuisce la quantità di ossigeno presente nel sangue: questo può causare danni sia al cuore che al cervello. Quando poi la respirazione riprende, aumentano velocemente sia il battito cardiaco che la pressione, creando un’altra situazione di rischio.

Secondo uno studio di qualche anno fa, condotto dal Toronto General Hospital, chi soffre di apnee notturne è in effetti fino a quattro volte più a rischio di ictus.

Apnea notturna. Rimedi
Esiste un esame, chiamato polisonnografia, che permette di registrare e valutare gli attacchi da sindrome da apnea notturna. Il paziente viene monitorato durante il sonno, osservando la sua respirazione, il suo battito cardiaco, l’ossigenazione del suo sangue. È possibile anche praticare un elettroencefalogramma, nel caso l’apnea notturna sia causata da un problema a livello del sistema nervoso.

In questo modo è possibile diagnosticare la sindrome e decidere la terapia. Molto spesso la prima causa sono i chili di troppo: le apnee notturne sono più frequenti in chi ha problemi di obesità, perché il grasso che si deposita a livello del collo tende a ostruire la respirazione. Bisogna anche smettere di fumare e di bere alcolici. In certi casi, un intervento chirurgico può essere risolutivo, se le apnee hanno a che fare con tonsille o adenoidi troppo grandi, setto nasale deviato o altri problemi fisici.

Apnea notturna. Il CPAP
Spesso viene consigliato il cosiddetto CPAP, una mascherina collegata a una macchina che fornisce un flusso d’aria continua nelle vie respiratorie: ossigena il sangue anche durante le crisi e permettere un sonno sano e profondo. Non è detto che questo apparecchio debba essere utilizzato per tutta la vita: la sindrome delle apnee notturne si può risolvere, anche grazie a una specifica ginnastica respiratoria.

Impostazioni privacy