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L’albero di Pongamia: la soluzione per l’ambiente in Indonesia

Pubblicato da
Carlotta Degl’innocenti

pongamia pinnataL’albero di Pongamia, diffuso in gran parte dell’Asia, può essere la soluzione per la riconversione dell’Indonesia nella produzione di bioenergie.

Di fronte all’emergenza ambientale e all’esaurimento delle riserve di gas naturale e del petrolio del paese, l’Indonesia sta valutando diverse strategie per soddisfare la domanda di energia sostenibile.

Il vaso di pandora, sarebbe l’albero della pongamia. Una pianta che sia adatta perfettamente ai terreni degradati, in condizioni climatiche sia umide che secche. L’area di diffusione del pongamia si estende dall’ovest dell’India fino alle Fiji nel Pacifico.

Per secoli, i semi color arancioni e marroni della pianta sono stati usati per creare un olio utilizzato per le concerie, la produzione di sapone, ma anche per curare le ferite e altre applicazioni.

Per mantenere l’impegno dell’Accordo di Parigi sul clima, il governo indonesiano che conta oltre 17.000 isole, deve individuare una rapida strategia per recuperare 14 milioni di ettari di terra degradata. Al contempo, il governo deve sviluppare un produzione nel settore delle energie rinnovabili, pari al 23% del contributo, nei prossimi cinque anni.

La pongamia: l’albero del futuro

Il ministero indonesiano della ricerca forestale e ambientale sta vagliano una specie di albero di nome pongamia che potrà essere usato sia a scopo alimentare che per avviare una rivoluzione energetica incentrata sulle biomasse.

Si tratta di un albero che ha una crescita veloce e al contempo gode di numerosi benefici. Non solo si adatta perfettamente al clima sia arrido che umido ma anche ai terreni degradati, ai margini dei terreni agricoli. Inoltre, la pongamia in quanto fissatore di azoto, contribuisce a migliorare la qualità dei terreni in cui viene impiantato.

Secondo uno studio recente, le moderne tecnologie di estrazione potrebbero anche contribuire a sfruttare l’olio di questo albero, prodotto dai suoi semi, per il biocarburante.

Secondo le indiscrezioni, l’olio di pongamia  mescolato con un semplice 5% di benzina, può alimentare i motori diesel dei veicoli senza comprometterne le prestazioni.

Un aspetto fondamentale in quanto la maggior parte delle isole indonesiane, incluse quelle più distanti, sono alimentate da generatori diesel.

Dalle forest food alla tutela dell’ambiente

Negli ultimi anni stanno prendendo piede progetti di Forest Food, foreste create con alberi e piante commestibili. Uno sviluppo importante per molte aree e per le comunità locali che possono usufruire non solo del ripristino dell’ambiente per combattere la deforestazione ma anche supplire alla carenza di cibo.

Non a caso, il Center for International Forestry Research (CIFOR) assieme al Ministero delle Foreste in Indonesia, stanno mettendo appunto una ricerca sulla pongamia come pianta commestibile. Uno scienziato del gruppo di ricerca, Budi Leksono, ha spiegato che i semi della pongamia possono essere essiccati e trasformati in una farina nutriente.

“Non l’ho ancora assaggiato ma molti locali hanno detto che è delizioso”, ha commentato il ricercatore.

Piantagioni di pongamia

Il CIFOR sta ora vagliando diversi progetti per creare delle piantagioni di questo albero in aree marginali e abbandonate come terreni minerari e torbiere degradate, ideali inoltre per catturare la CO2 dall’atmosfera.

“Abbiamo piantato gli alberi un anno fa e finora stanno crescendo più velocemente di altre specie simili. Questo ci suggerisce che questi alberi potrebbero essere particolarmente tolleranti in condizioni difficili e sarebbero quindi particolarmente promettenti per il ripristino e la riabilitazione di terreni degradati”. conclude lo studioso.