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Come prevenire la carie dentale

Pubblicato da
franco

Il dente possiede una sua resistenza naturale, diversa da individuo a individuo, e di conseguenza i singoli soggetti mostrano una suscettibilità alla càrie dentale (cariorecettività) assai variabile.

In modo particolare è da sottolineare l’importanza dei residui alimentari non asportati dalla superficie dei denti: tali residui, soprattutto carboidrati o zuccheri, vanno facilmente incontro a processi fermentativi con produzione di acidi che hanno la proprietà di intaccare i tessuti duri del dente, causandone la progressiva demineralizzazione.

Dal momento che lo sviluppo e la proliferazione di questi batteri è favorito dai residui di cibo che rimangono negli interstizi tra i denti, è importante associare ad una corretta igiene orale un’alimentazione adeguata.

Per capire quali siano gli alimenti consentiti e quelli da consumare con moderazione occorre innanzitutto aver ben presente il meccanismo di formazione della carie: i batteri vivono in colonie situate sulla parete esterna dei denti, formando la cosiddetta placca batterica. Come tutti gli organismi viventi anche i batteri hanno bisogno di cibo per sopravvivere.

Per questo motivo trovano terreno fertile nei residui alimentari che rimangono tra i denti.
In particolare le sostanze nutritive preferite dai batteri sono gli zuccheri che vengono utilizzati e trasformati in acido lattico, un prodotto di rifiuto in grado di intaccare losmalto dentale e causare la carie.

Gli alimenti zuccherini hanno pertanto un ruolo determinante nella formazione della carie. Maggiore sarà la permanenza di questi cibi nel cavo orale e maggiore sarà il rischio di sviluppare tale patologia.Tra le soluzioni per profilassi KaVo dentale, vediamo il dover limitare il consumo di zuccheri: gli zuccheri più cariogeni sono quelli semplici, come il saccarosio, il glucosio ed i derivati industriali.

Evitare gli alimenti appiccicosi: gli alimenti zuccherini che tendono ad attaccarsi ai denti come il caramello sono molto pericolosi perché, come abbiamo visto nel punto precedente, permangono più a lungo all’interno del cavo orale esponendo i denti all’attacco degli acidi; in ogni caso meglio seguire una corretta alimentazione

Non succhiare: la cattiva abitudine di succhiare caramelle o cioccolatini tra un pasto e l’altro è uno dei maggiori fattori di rischio, sia perché in questo modo aumentano i tempi di permanenza degli zuccheri nella bocca, sia perché difficilmente sono seguiti da un’adeguata igiene orale.

Alcuni comuni Italiani hanno avuto la brillante idea di aggiungere fluoro all’acqua potabile. Questo minerale ha un’azione protettiva sulla dentatura poiché insieme al calcio forma una sostanza molto resistente, che si deposita come una patina sulla superficie del dente difendendolo dagli attacchi esterni. Il te, i cereali e gli alimenti di origine marina sono ottime fonti di fluoro.

Non è vero che un dentifricio vale l’altro come invece erroneamente crediamo.
Gli italiani poi, in materia d’igiene orale, non sono in Europa esattamente i primi della classe, anzi.
Molti non utilizzano mai il filo interdentale o lo spazzolino dopo tutti i pasti quotidiani. Logico che poi ci lamentiamo di tartaro, carie e gengiviti.

Se i denti solo regolari usare sempre il filo interdentale che deve essere lubrificato e non cerato. Se invece gli spazi tra un dente e l’altro sono ampi, va usato il filo interdentale con la spugnetta. Per prevenire il tartaro va usato sempre anche il collutorio a base di cloruro di zinco che ne rallenta la formazione.

Infine, è necessario recarsi dal dentista (purtroppo!) almeno due volte all’anno per eseguire un’igiene dentale professionale, questo permetterà di prevenire qualsiasi disturbo futuro.
Più info per la cura dei denti consultare il sito pronto dentista