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Benessere

Come sapere se soffriamo di ritenzione idrica?

Pubblicato da
Redazione

La ritenzione idrica è più frequente nelle persone obese, con vite sedentarie o che seguono una cattiva alimentazione.

La ritenzione idrica è una condizione molto comune tra le donne e tende a svilupparsi quando il corpo comincia a trattenere i liquidi che devono essere invece eliminati. È comune che la sintomatologia faccia la sua comparsa in combinazione con altre condizioni: problemi renali, cardiovascolari o epatici.

Molte volte la ritenzione idrica è causata dall’obesità, da stili di vita sedentari, dal ciclo mestruale e da una dieta squilibrata ad alto contenuto di sodio. Si verifica anche in condizioni più particolari, come la menopausae la gravidanza.

I sintomi saranno più o meno lievi a seconda della gravità della ritenzione idrica. Se vi sentite gonfi o fate particolarmente fatica a perdere peso (e anzi avete guadagnato qualche chilo), è possibile che forse soffriate di questa condizione. Se sospettate di avere problemi di ritenzione idrica, vi proponiamo un modo per individuare i sintomi e per prevenirli.

Sintomi della ritenzione idrica

A seconda di quanto liquido viene trattenuto e dove si localizza nel corpo, i sintomi possono variare; tuttavia, questi sono i più comuni:

Gonfiore

  1. Guardate da vicino i piedi e le gambe. Queste sono le prime parti del corpo in cui è possibile rilevare la ritenzione idrica. Se le gambe si gonfiano, si stancano e sono più pesanti del normale, questo è un segnale di avvertimento.
  2. Le caviglie gonfie sono un segno di ritenzione idrica. Sono un’area che tende ad essere sensibile a queste patologie, quindi è molto comune vedere che si gonfiano e che le scarpe risultano molto più strette o si hanno difficoltà ad indossarle.
  3. Le mani sono un altro punto piuttosto importante. Se i vostri anelli sono più stretti ed è difficile tenerli, è perché le dita sono gonfie, e questo può verificarsi perché il corpo trattiene i liquidi. Lo stesso vale per i braccialetti e gli orologi al polso.
  4. Un volto gonfio può essere un altro sintomo.
  5. La pancia è una delle zone più colpite. Il gonfiore è così evidente che possiamo sembrare più “corposi” del normale e con il passare del giorno il gonfiore cresce.

Dolore articolare

Il punto focale dovrebbe essere il gonfiore delle articolazioni e di alcune aree, come discusso in precedenza. Osservate se queste aree o le articolazioni in generale risultano dolenti. Se il dolore è costante ed è causato da una posizione eretta o seduta prolungata, è un segno di ritenzione idrica.

Segni

Quando parliamo di segni, intendiamo quando si preme sulla pelle e questa tende a mantenere la nuova posizione. Un esempio di questo è se si indossano calze o calzini. Se normalmente si adattano bene al piede e avete notato che quando li rimuovete ci sono segni visibili, è molto probabile che le gambe o le caviglie siano gonfie.

Accade anche che, se si ha una zona gonfia, premendo su di essa questa non torna al suo stato naturale fino a dopo pochi secondi. Questo può essere dovuto alla ritenzione idrica e ciò è noto come edema di vaiolatura.

Peso

Quando si trattengono molti liquidi, il peso può esserne influenzato. Se si mantiene sempre la medesima routine quotidiana e non si è mangiato nulla di irregolare, e nonostante ciò si è guadagnato peso, è un segnale di ritenzione idrica. Pesatevi ogni giorno, soprattutto la mattina e la sera, e vedete se ci sono dei cambiamenti. Se pensate di aver acquisito peso, mantenete la situazione sotto controllo.

Prevenire la ritenzione idrica

  • Mantenere una dieta a basso contenuto di sodio. L’alto contenuto di sale e i cibi piccanti tendono a rendervi più inclini alla ritenzione idrica.
  • Nessun cibo spazzatura. Questi alimenti contengono troppe sostanze chimiche, sale e sono i meno consigliati.
  • Evitare stili di vita sedentari e iniziare a fare esercizio fisico regolarmente. L’attività fisica permette al corpo di rilasciare tossine. Queste possono essere le cause dell’aggravarsi del problema.
  • Se si tende a stressarsi o a vivere sotto pressione, si consiglia di iniziare a lavorare su questo aspetto. Questi due fattori contribuiscono infatti a rendere la ritenzione idrica molto più aggressiva.
  • Al lavoro, in particolare se si lavora seduti, si consiglia di alzarsi ogni 30 minuti. Questo aiuta a prevenire la ritenzione nelle gambe, nei piedi e nelle caviglie.
  • Se pensate di soffrire di questo problema, è meglio andare dal medico e consultare i sintomi che si verificano, per cercare un trattamento immediato.