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Ragazzina trasforma alghe in biocarburanti (e ci fa sentire stupidi)

Pubblicato da
Anna De Simone

biocarburanti evie sobczak

Evie Sobczak è una ragazzina di 16 anni, ed è una vera rock star della scienza: ha fatto più lei in 16 anni che la maggior parte di noi in tutta la vita! Lo so, dovrei parlare solo per me stessa però…! Non posso che provare invidia nel leggere la biografia della sedicenne: Evie Sobczak andava in quinta elementare quando ha scoperto che l’acido contenuto nella frutta poteva alimentare la batterie del suo orlogio. In seconda media è riuscita a generare energia pulita da particolari pale eoliche e in terza media ha iniziato un progetto che è diventato poi la sua passione: la produzione di biocarburanti dalle alghe.

Se i biocarburanti prodotti da apposite coltivazioni agricole possono incrementare il problema della fame nel mondo, i biocarburanti da laboratorio non sono così nocivi. Evie Sobczak ha concentrato tutta la sua attenzione sulla produzione di biocarburanti dalle alghe ma non in modo convenzionale: la ragazzina puntava a sviluppare un modo privo di sostanze chimiche che incrementassero la crescita di alghe. Insomma, voleva produrre biodiesel dalle alghe in modo più naturale possibile.

Il risultato?
La ragazzina è riuscita a sviluppare un processo di produzione di biocarburante che è fino al 20% più efficiente rispetto ai metodi attualmente impiegati nei laboratori del globo. Tale metodo potrebbe rendere la produzione di biodiesel dalle alghe più economico così da rendere il biodiesel davvero una risorsa rinnovabile, non solo in termini teorici.

Evie Sobczak ha ottenuto il primo premio del concorso International Science & Engineering Fair indetto da Intel (ecco che cresce l’invidia!), e nel video dedicato all’esperienza ha commentato così il suo processo di produzione di biocarburanti:

Credo davvero che le alghe potrebbero essere la fonte di combustibile del nostro futuro perché per coltivarle non è necessario sacrificare terreno sottraendolo alle coltivazioni alimentari. Usando il processo che ho sviluppato non si danneggerà l’ambiente perché privo di sostanze chimiche nocive. Io vivo in Florida e sulle coste il problema delle alghe si fa sentire, quindi ho pensato, perché non trasformare questo problema in qualcosa di positivo che può aiutare il Mondo?”

E già, perché non farlo?!
Non importa quale sia la vostra opinione circa i biocarburanti o le energie rinnovabili. Ciò che conta è vedere una giovane ragazza impegnata nella salvaguardia dell’ambiente che può essere d’ispirazione a tutti noi!

Pubblicato da
Anna De Simone