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Rimedi naturali fai da te contro la muffa

Pubblicato da
Anna Sepe

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Rimedi naturali fai da te contro la muffa: la muffa è un fungo che si estende sotto forma di macchie verdi o nere su muri e soffitti e, più in generale, ovunque vi sia un alto tasso di umidità cioè quando supera il 55%. Gli ambienti poco illuminati e poco ventilati rappresentano il suo habitat preferito. E’ un luogo comune pensare che la muffa sia esclusiva di ambienti di vecchia costruzione o ubicati al pianterreno o nel sottosuolo: queste caratteristiche specifiche ne favoriscono la comparsa e il prolificare ma le cause possono essere anche ricercate altrove come per esempio un impianto di riscaldamento non installato correttamente o la presenza di infissi a taglio termico che favoriscono il formarsi di condensa.

Nei casi di degrado più avanzato possiamo intervenire con sistemi invasivi che richiedono l’intervento di tecnici esterni (taglio orizzontale ai piedi del muro, iniezioni di resine, elettrosmosi) ma in caso di umidità in una fase iniziale, sono sufficienti interventi localizzati senza l’ausilio di personale specializzato.
La temperatura ottimale per lo sviluppo della muffa si aggira intorno ai 18-32°C e l’umidità relativa deve superare il 55%.  Essa attecchisce sia all’interno che all’esterno degli edifici. Negli ambienti indoor la muffa attecchisce su pareti e pavimenti umidi, su carte da parati, nel materasso, nei divani e tappezzerie, nei sistemi di condizionamento d’aria, negli umidificatori, cioè in tutti quegli ambienti dove si forma un alto tasso di umidità. Situazioni particolarmente favorevoli alla formazione delle muffe si riscontrano nelle cucine, stanze da bagno, ripostigli.

Rimedi contro la muffa in bagno, su vestiti, sui muri, su libri, su tappezzeria

Muffa sui muri

Se i muri bianchi presentano macchie, potete passare sopra i punti colpiti dell’acqua ossigenata a 130 volumi: è un potente sbiancante reperibile presso i negozi di ferramenta. Poichè si tratta di una alta gradazione è opportuno trattare il prodotto con molta attenzione, proteggendosi gli occhi con occhiali e indossando i guanti. Per l’applicazione bagnare un panno con l’acqua ossigenata e tamponare le zone interessate.
Un sistema naturale è quello di diluire 2 bicchieri di aceto bianco di vino, 3 cucchiai di bicarbonato di sodio, 3 cucchiai di sale fino in un litro di acqua bollente: per l’applicazione basta bagnare un panno pulito nella soluzione e passarlo sulle zone interessate. Fatto ciò,  passate aceto bianco puro sull’area colpita sfregando delicatamente.
In alternativa potete seguire un vecchio rimedio della nonna: basta realizzare una miscela  con 750 ml di acqua, 2 cucchiai di acqua ossigenata, 2 cucchiai di sale fino e 2 cucchiai di bicarbonato. Per la preparazione ecco come procedere: sciogliere il sale e il bicarbonato nell’acqua, poi versare il tutto in uno spruzzino da 1 litro che possa contenere l’acqua ossigenata in espansione e aggiungere quest’ultima. Applicate la miscela sulle parti dove è presente la muffa.
Perchè no alla candeggina?
Anche se con la candeggina i risultati sono eccezionali,  è sbagliato usarla, in quanto i suoi componenti provocano la diffusione ulteriore della muffa in un secondo tempo.

Muffa sui vestiti

Quando l’abbigliamento o altri tessuti mostrano dei segni di muffa, applicate un mix di succo di limone e sale per trattare le macchie.
Per evitare la crescita della muffa, è sconsigliato riporre i vostri abiti in “sacchi” di plastica. E’ sempre consigliato riporre in vostri abiti in sacche di tessuto, create appositamente o acquistate.

Muffa sulla tappezzeria

Quando appare della muffa su la tappezzeria, per rimuoverla usate una soluzione di alcool diluito con una tazza di acqua. Immergere un panno pulito o uno straccio nella soluzione, e strofinare accuratamente tutte le macchie di muffa.

Muffa in bagno

Tra gli ambienti maggiormente attaccati dalle muffe c’è il bagno: il vapore generato da docce e bagni caldi contribuisce alla formazione delle macchie che di solito prediligono gli angoli dei soffitti per poi propagarsi sulle pareti. Il miglior modo per evitare che l’umidità si accumuli è quello di installare una ventola in bagno. Lasciate quindi la ventola accesa almeno 15 minuti dopo essere usciti dal bagno: un timer potrebbe essere una buona soluzione. Aziende come la Antec producono modelli dotati di sensore che si azionano automaticamente nel momento in cui si entra nella stanza e che danno la possibilità di essere programmati in modo tale da rimanere in funzione per un breve periodo dopo l’uscita.
Infine, per rimuovere la muffa dalle piastrelle e dalla porta della doccia, è possibile preparare una miscela composta da due cucchiai di aceto bianco e una tazza di acqua: una volta applicata sulla parte da trattare occorre lasciarla agire per circa 15 minuti prima di sciacquare.

Muffa sui libri

Per trattare i libri macchiati dalla muffa, utilizzate del borotalco per
asciugare le pagine. In primo luogo, ripulite le pagine dalla muffa con uno straccio, successivamente cospargete con una piccola quantità di talco le pagine interessate; lasciate riposare per 1 ora il talco sul libro, e successivamente rimuovete il tutto.