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L’aeroporto di Bologna contro l’inquinamento

Pubblicato da
Alessandro Leonardi

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L’aeroporto Marconi di Bologna  diventa sempre più “green“: con le nuove misure di sostenibilità,  si prospetta un futuro all’insegna del rispetto per l’ambiente. Le nuove problematiche riguardo il cambiamento climatico e il degrado repentino dell’ambiente hanno interessato tutto il globo, così da portare avanti campagne sensibili contro il disastro ambientale imminente. In Italia, come testimoniano dati statistici, sono davvero molte le persone che hanno compreso e maturato la consapevolezza che il nostro pianeta va incontro al disastro totale, se non si dovesse più operare contro l’inquinamento.

 

Inquinamento e sostenibilità ambientale: l’aeroporto di Bologna è l’emblema “green” del momento

La dimostrazione che l’Italia è sempre pronta a combattere in prima linea contro l’inquinamento si riflette nell’immagine dell’aeroporto Marconi di Bologna. Questo è un tassello in più verso una “sostenibilità green“. Il recupero e il riciclo dei bicchierini e delle palette dei distributori automatici di bevande è la tematica principale del progetto bolognese.

Il primo scalo in Italia ha attivato l’iniziativa green. L’aeroporto Marconi ha avviato il progetto in maniera concreta e con un piano ben preciso. Si stima la raccolta di 100mila bicchieri il primo anno e di arrivare a quota 300mila, praticamente una tonnellata di polistirolo. La raccolta avverrà ogni tre mesi.

Il progetto prende il nome di RiVending, e AdB ha siglato il protocollo d’avvio insieme ad altre associazione di recupero ambientale, ovvero con il  Gruppo Hera e il Gruppo Argenta. Confida Associazione Italiana Distribuzione Automatica, Corepla e Unionplast hanno promosso l’iniziativa. In ogni distributore automatico ci sarà un contenitore dedicato, cosi da permettere la raccolta ordinata di bicchieri e palettine.

Il materiale non contaminato da altro cibo viene raccolto in sacchetti a tubo. Subito dopo, stoccato e spedito, viene messo nell’isola ecologica dell’aeroporto e quindi recuperato dagli operatori ecologici Hera. Il materiale viene inviato in un impianto Corepla per il riciclo materiale. Dal materiale vengono riprodotti nuovi oggetti, cosi da sostenere un’economia circolare e auto-sostenibile.  La battaglia contro il cambiamento climatico e sarà sempre più dura da affrontare, ma grazie a queste iniziative si può riuscire a costruire un futuro migliore.