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Categorie L'Orto

Come fare il compost, la guida al compostaggio

Pubblicato da
Anna Sepe

come fare il compost

Il compost è un terriccio ricco di organismi viventi e di sostanze nutritive che viene utilizzato come ammendante in orticoltura, frutticoltura e coltivazioni in genere. Fare il compost in casa è semplicissimo, basta seguire attentamente le indicazioni riportate di seguito nell’articolo. Se disponete di molto spazio all’aperto è preferibile optare per un compostaggio a cumulo; se invece il vostro spazio è ridotto è meglio optare per una compostiera domestica in contenitori chiusi, bidoni di plastica costruiti in modo particolare.

Come fare il compost, processo di compostaggio

Nel processo di compostaggio la sostanza organica viene aggredita da una miriade di organismi viventi che in varie fasi e in presenza di ossigeno la decompongono e la mineralizzano: da questo processo si trasforma ancora in vapore acqueo, anidride carbonica e sali minerali.

  • Le tre cose più importanti da controllare nel compostaggio sono:

1) L’umidità
Il contenuto ottimale di acqua è compreso tra il 50 e il 70%; se il cumulo è troppo asciutto, la decomposizione microbica rallenta notevolmente, viceversa se è troppo bagnato c’è scarsità di ossigeno e la decomposizione si trasformerà portando a processi di putrefazione con conseguenti problemi di cattivo odore. Per valutare l’umidità del materiale basta prendere una manciata di materiale e stringerlo nel pugno: il prodotto non deve gocciolare, ma lasciare il palmo della mano umida.

2) L’aerazione
Per un buon processo di decomposizione occorre l’aria; ciò evita i cattivi odori ed accelera l’intero processo, garantendo alte temperature. A tal proposito sarà necessario aggiungere materiale grossolano come foglie, paglia e rametti in modo da costituire una trama che sostenga i rifiuti più piccoli ed evitare l’impaccamento del cumulo.

3) Il rapporto carbonio/azoto
Il giusto equilibrio fra carbonio e azoto favorisce una decomposizione rapida. Contengono un’alta percentuale di azoto: scarti vegetali della cucina, fondi di caffè, erba, lettiera di animali erbivori. Sono invece ricchi di carbonio: foglie, carta, trucioli e pezzetti di legno. L’equilibrio ideale si ottiene con una miscela composta da 2/3 di rifiuti azotati e da 1/3 di rifiuti ricchi di carbonio. Indicativamente miscelare in volume il 50% di scarto da giardino e il 50% di scarto da cucina. L’eccesso di carbonio rallenta il processo di compostaggio senza nessun altro aspetto negativo; l’eccesso di azoto causa, al contrario, cattivi odori in quanto l’azoto in eccesso viene liberato sotto forma di ammoniaca.

Come fare il compost, cosa compostare e come

  • Rifiuti di frutta e verdura: le bucce di agrumi vanno ridotte a pezzi e distribuite bene nel cumulo
  • Gusci d’uova: vanno schiacciati
  • Resti di carne e pesce: mai metterli tutti in un solo punto, distribuirli nella parte centrale del cumulo
  • Fondi di caffè e te con filtro: miscelare agli altri rifiuti
  • Alimenti avariati: togliere eventuali liquidi, sminuzzarli e distribuirli
  • Mazzi di fiori: ridotti in pezzi
  • Piante in vaso: sminuzzare le radici, distribuire la terra
  • Lettiere di piccoli animali domestici: solo le lettiere naturali, collocarle al centro del cumulo
  • Piume e capelli: distribuirli bene
  • Ossa: in piccole quantità ridotte a pezzi
  • Foglie ed erba: non in grandi quantità , possibilmente essiccare prima e a parte l’erba
  • Erbacce infestanti: possibilmente quando i semi non sono in maturazione
  • Ceneri: solo di legno non trattato chimicamente e mai in misura superiore al 5% del totale dei rifiuti
  • Potatura di siepi, arbusti: da triturare e miscelare ai rifiuti di cucina
  • Carta e cartone senza inchiostro e non plastificate: in piccole quantità leggermente bagnati oppure da utilizzare come assorbente di umidità quando il compost presenta eccessiva umidità
  • Lana e filati naturali: solo se non presentano coloranti sintetici

Cosa non compostare in quanto inquinanti o non biodegradabili

  • Plastica e materiali contenenti plastica
  • Oggetti in legno verniciato
  • Materiali ferrosi
  • Vetro
  • Calcinacci
  • Olio esausto
  • Pannolini
  • Pile
  • Medicinali scaduti
  • Tessuti sintetici
  • Pelli trattate
  • Liquami

Come fare il compost, gli starter

Se si tratta di compostiera domestica non in cumulo, bisogna attivare il processo di compostaggio attraverso dei piccoli accorgimenti.
Batteri e microorganismi
Su uno strato di 10-15 cm di avanzi verdi, gettate uno strato di 2-3 cm di terriccio, utile anche per evitare invasioni di moscerini della frutta e per contenere l’emissione di eventuali odori fastidiosi. Prima di aggiungere nuovo materiale fresco, rimescolare bene gli strati sottostanti.
Lombrichi
I lombrichi sono indispensabili per il compostaggio domestico di volume ridotto (compostaggio freddo) e preziosi anche per il compostaggio a cumulo. Se ne trovano in abbondanza scavando ai bordi dei cumuli di letame, oppure presso i negozi di pesca che vendono esche vive.

Come fare il compost, consigli utili per un buon compostaggio

  • Posizionare il dispositivo utilizzato per attuare il compostaggio (cassone, compostiera, concimaia o cumulo) in una zona non pavimentata e lontano dalle abitazioni confinanti. La posizione ideale del dispositivo è all’ombra di un albero a foglie caduche che contrasta l’eccessivo essiccamento durante i mesi più caldi e consente comunque al sole di filtrare durante i mesi più rigidi.
  • Mescolare i materiali (non disporli a strati come spesso suggerito!) in base al loro grado di umidità : un rapporto ideale è di 2-3 volumi di materiale umido e 1 di materiale secco. Il materiale secco (rami spezzettati, legno, foglie, ecc.) garantisce non solo un rapporto nutritivo equilibrato (è infatti ricco in carbonio al contrario della frazione umida con prevalente componente azotata) ma anche un’adeguata porosità sinonimo di ossigenazione interna della massa.
  • I mescolamenti vanno eseguiti: in inverno 1 rivoltamento dopo 20-25 giorni dall’inizio del processo e poi dopo 3-5 mesi; in estate 1 rivoltamento dopo 20 giorni dall’inizio del processo e poi dopo 2-4 mesi.
  • Rivoltare e mescolare il materiale ogniqualvolta si dovessero instaurare condizioni di scarsa aerazione con produzione di cattivi odori.
  • Per il compostaggio in compostiera anche se in presenza di fondo in rete, realizzare un fondo di materiale di struttura anche misto a terra di 4-5 cm.
  • Proteggere i dispositivi diversi dalla compostiera (cumulo, concimaia) con idonea copertura per evitare l’accesso di animali domestici e topi. La copertura può essere realizzata in rete metallica o rete ombreggiante evitando il nylon che non consente l’arieggiamento del materiale.
  • Setacciare il compost prima di utilizzarlo in modo da separare i pezzi più grossolani che richiedono un periodo ulteriore di decomposizione. Il materiale grossolano, tecnicamente definito sovvallo, non va gettato ma può essere riutilizzato come materiale di struttura per il proseguo del processo.
  • Seguire il processo di compostaggio attraverso la misurazione di facili parametri come ad esempio la temperatura. Durante un processo di compostaggio ben avviato si possono superare i 60 gradi centigradi. Per misurarla si può ricorrere ad un termometro da terra (facendo attenzione a non romperlo) oppure molto semplicemente con una mano.

Come fare il compost, la compostiera

In commercio si trovano moltissimi modelli di compostiere dalle forme più diverse cilindriche, esagonali, quadrate, in versione monoblocco o smontabili.Al momento dell’acquisto della compostiera controllare la praticità di impiego in particolare nell’asportare il compost, nelle operazioni di rimescolamento e nell’ispezioni del contenuto.

Compostiera fatta in casa

Realizzare una compostiera fai da te è semplicissimo, basta formare un cilindro con una rete metallica e rivestirlo internamente con una tela di iuta o di tessuto non tessuto. Esternamente è possibile prevedere il rivestimento con altro materiale forato tipo rete oscurante.

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Anna Sepe