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Animali

Elettroshock agli animali della Sfattoria, il Tar ferma gli abbattimenti

Pubblicato da
Darek Petrelli

animali la sfattoriaI volontari del rifugio la Sfattoria avevano promesso di dare battaglia al provvedimento della ASL Roma 1 che aveva ordinato l’abbattimento di circa 140 animali tra maiali e cinghiali. A poche ore dall’inizio dello sciopero della fame, il TAR ha deciso di ferrmare la mattanza prevista per il mese prossimo:

Nel pomeriggio di oggi il Tar Lazio, con decreto n. 5380 a firma della presidente ff Rizzetto, ha finalmente accolto la nostra richiesta di sospensiva urgente del provvedimento di abbattimento firmato dalla Asl Roma 1 in data 8 agosto ed ha fissato per il 14 settembre la data della udienza per approfondire la questione.” recita il comunicato pubblicato sui social dai responsabili de La Sfattoria. 

I volontari hanno annunciato che continueranno a lottare anche per tutti gli altri animali scelti come vittime sacrificali “perché i nostri amministratori non sono in grado di eliminare i rifiuti dalle strade di Roma”.

La deputata del Pd Patrizia Prestipino, che si sta occupando da vicino della vicenda, ha rivelato di aver avuto rassicurazioni sul futuro degli animali della Sfattoria: “Il commissario straordinario Ferrari mi ha assicurato che prima di procedere in qualsiasi direzione aspetterà il completamento dell’iter amministrativo”. Al momento, quindi, non sarebbe previsto nessun nuovo abbattimento.

La Prestipino ha chiesto un tavolo di confronto con Ferrari, con le istituzioni coinvolte e le associazioni, per trovare una soluzione condivisa a tutela della vita agli animali.

“Ognuno di questi animali ha un nome, ognuno di loro ha una storia, ognuno di loro è qualcuno” c’è scritto sulla petizione su Change.org con la quale le associazioni avevano denunciato la vicenda. Raccolta firme che ha quasi superato le 200 mila firme, attestandosi tra le petizioni che hanno visto più partecipazione nel nostro Paese.

“Non accetteremo mai che uccidano gli animali di un rifugio, non possono farlo e già solo il fatto che abbiano potuto anche solo pensare di poterlo fare è veramente preoccupante”.