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Foto Notizia: emergenza in Venezuela, petrolio invade il Rio

Pubblicato da
Anna De Simone

La marea nera è stata causata dalla rottura di un tubo della Complex Jusepin, nello Stato del Monagas, Venezuela. Ad essere inondato di petrolio è stato il Rio Guarapiche con 1.000 barili di greggio.Il Rio Venezuelano provvede alla fornitura idrica di almeno l’80% della popolazione. Il restante 20% utilizza risorse provenienti da giacimenti idrici sicuri.

Il governatore José Gregorio Briceño ha dichiarato lo stato di emergenza. Il sindaco Jose Vicente Maicavares fa pressioni affinché la rete idrica sia ripristinata mediante l’utilizzo di container ma si registrano netti ritardi nei trasporti. Il sindaco Maicavares ha invitato l’intera comunità ad allontanarsi dal fiume.

Monagas è uno Stato che si trova al nord del Venezuela, con il suo capolugo Maturín è anche la zona più ricca di corsi d’acqua, è per questo che lo Stato dovrà affrontare quattro emergenze concatenate tra loro:
-emergenza idrica
-emergenza ambientale
-emergenza agricola
-emergenza alimentare

Il Rio Guarapiche provvedeva direttamente all’irrigazione dei campi e indirittamente al fabbisogno idrico della popolazione (mediante impianti depurativi), inoltre il fiume si prestava bene per attività ittiche.

 

Conseguenze ambientali: Eulogio Delpino, Vice Presidente per la produzione e la valorizzazione della Petroleos de Venezuela, ha affermato che l’incidente è avvenuto a causa di un foro di 50 centimetri che ha coinvolto una delle tubature principali. Non vi è stata alcuna esplosione come. 150 operai stanno lavorando per tamponare il guasto e ha promesso che entro pochi giorni la situazione sarà ripristinata. Gli esperti sono preoccupati per le eventuali complicanze: la fuorisciuta di greggio potrebbe raggiungere il fiume San Juan e quindi, il Mar dei Caraibi.

Il Ministero dell’Ambiente ha emanato un comunicato in cui afferma che sono state adottate misure di sicurezza per abbassare al minimo i danni ed eliminare il greggio. Tra le strategie adottate vi è l’applicazione di materiale assorbente che potrebbe rimuovere almeno parzialmente il greggio. Un altro sistema è dato dall’aspirazione del petrolio mediante appositi macchinari. Tale pratiche sono svolte in punti strategici del Rio Guarapiche.

I danni sul Pianeta Terra. La Commissione Ambientale dell’Assemblea Nazionale ha affermato che solo dopo il 13 febbraio si potranno valutare le reali conseguenze.

 

La società Aguas de Monagas, che provvede alla rete idrica, ha affermato che l’impianto resterà chiuso fino a quanto le acque del Rio saranno del tutto purificate.

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Anna De Simone