In+Italia%2C+come+sta+l%26%238217%3Bambiente%3F
tecnologia-ambienteit
/in-italia-come-sta-lambiente/amp/
Categorie Ricerche

In Italia, come sta l’ambiente?

Pubblicato da
Anna De Simone

Secondo un recente rapporto, l’Italia mentirebbe sullo stato dei gas serra, ma vediamo in dettaglio la situazione ambientale del Bel PaeseL’Istituto superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale, ha pubblicato uno studio che riporta lo stato di salute dell’ambiente e i cambiamenti registrati dal 1990 al 2009.

L’Inquinamento. Nel 2009, il 45 per cento delle stazioni di monitoraggio per le micropolveri PM10 ha superato il valore limite giornaliero, soprattutto nelle città dell’area padana (scopri le città più inquinate). Le buone notizie riguardano le emissioni di zolfo che vanno a meno 82,2%, ossido si azoto con un decremento del 51,3% e ammoniaca che diminuisce del 16,5%.

I Gas Serra. Fino al 2004 è stato registrato un drammatico incremento ma fortunatamente la situazione sembra essere rientrata. Il calo delle emissioni di CO2 è stato causato dalla Crisi Economica e finanziaria che ha rallentato il settore industriale. Le emissioni di CO2 del 2009 sono state del 9,3 per cento inferiori a quelle del 2008 ma purtroppo, in entrambi i casi, il totale è ben distante dallo standard proposto dal Protocollo Kyoto.

Parco Nazionale D'Abruzzo

Il Clima. Per quanto riguarda il clima, il 2009 è stato l’anno più caldo della norma con un’anomalia di 1,19 °C. Il Mare. In ambiente marino, il clima ha portato alll’insediamento di speci tropicali provenienti dall’Atlantico e dalle zone Indo-pacifiche.
Le Foreste. Per le foreste vi sono ottimi dati: grazie all’attività di riforestazione e l’espansione naturale boschiva, è cresciuta la superficie verde. La crescita potrebbe essere collegata ad un calo degli incendi anche se qui le cifre sono molto preoccupanti: solo nel 2009, sono stata bruciati 31.000 ettari di boschi e di questi, il 40% su territorio sardo.

Le Frane. Un fattore poco discusso ma che porta risultati allarmanti, riguarda le frane: 5708 sono i comuni a rischio, cioè il 70% del totale. Di questi comuni, 2940 sono classificati ad alto livello di attenzione. Un dato decisamente allarmante che potrebbe avere le sue radici nel fenomeno sempre crescente dell’urbanizzazione.