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Quando la malattia dipende dalle emozioni?

Pubblicato da
Anna Sepe

metamedicina

Quando parliamo di SALUTE chissà perché il pensiero viene rivolto automaticamente al corpo. Siamo impegnati nella prevenzione, cura e trattamento delle malattie che possono metterlo in pericolo e risultare letali. L’istinto di sopravvivenza o per la salute prevale su ogni esitazione ma quando parliamo di cura dell’ anima ci lasciamo scoraggiare da dubbi e resistenze.

Quante volte soprassediamo ai disturbi d’ansia, dell’umore, della sessualità e del sonno…”…e invece il malessere il più delle volte non passa affatto e si trasforma in qualche somatizzazione che si manifesta a danno dei nostri organi principali
Ma anche questa volta siamo più disposti a investire nel farmaco che nella cura dell’anima. Il corpo è un mezzo, un messaggero, una guida, un involucro, un contenitore, uno specchio che riflette i nostri pensieri, le nostre abitudini, attitudini e soprattutto le nostre EMOZIONI.

La metamedicina e le emozioni

Secondo la METAMEDICINA, ogni sintomo è un messaggio che l’anima esprime attraverso il corpo ed è importante comprenderlo per superarlo. Investiamo nella cura del corpo ma sottovalutando il potere della mente, dei pensieri, delle emozioni, e della nostra risposta agli eventi.
Quando ci ammaliamo, soprattutto se si tratta di una patologia abbastanza rilevante, ce la prendiamo con il destino e con il mondo e ci ripetiamo sempre la stessa domanda “perché proprio a me?”. Oggi, la metamedicina, può darci spiegazioni dettagliate sul motivo per cui ci è venuta una malattia piuttosto che un’altra. E, soprattutto, ci fornisce la chiave per il cambiamento interiore e la guarigione. Il termine “meta” deriva, infatti, dall’omonimo prefisso di origine greca che significa “andare oltre”.

Ed è proprio questo che fa la metamedicina: va oltre il risvolto fisico, oltre la tradizionale conoscenza medica. È inutile cercare di arrivare alla guarigione totale di una malattia senza eliminare la causa vera e propria, insieme ai possibili conflitti interiori. Questo non significa non dover agire anche a livello fisico con l’aiuto di terapie e farmaci, ma essere consci del fatto che non è il destino che sceglie con un tiro di dadi la sorte di ogni essere umano, ma che la casualità, in fatto di malattia, non esiste.

Perché ci sono persone potenzialmente malate che non si ammalano mai e altre che fanno una vita impeccabile, stando attente a tutto che si ammalano molto di più? La spiegazione non è rintracciabile solo nello stile di vita che conduciamo, ma dentro di noi.

Claudia Rainville, specializzata in microbiologia medica, è l’ideatrice della Metamedicina. “Ogni sintomo è un messaggio”, diceva anni fa in uno dei suoi libri di successo. Grazie alla sue continue ricerche, è diventato uno strumento importante per tutte le persone malate. Il nostro corpo, secondo Rainville, è in grado di autoguarirsi ascoltando il significato dell’allarme che ci sta inviando per mezzo della malattia.

Andare oltre il sintomo per comprenderne il messaggio

Se per esempio soffriamo di sinusiti ricorrenti, è possibile che ci sia una persona o una situazione in particolare che proprio non riusciamo a sopportare. Oppure se avvertiamo continuamente gli acufeni probabilmente ci stiamo facendo troppa pressione per portare avanti un determinato lavoro o una situazione. E ancora… se abbiamo la cifosi, forse è perché sentiamo un fardello troppo pesante da portare. Queste e altre spiegazioni molto più approfondite vengono spiegate dall’autrice in uno dei suoi ultimi libri edito da Sperling & Kupfer: Il grande dizionario della metamedicina, in cui mostra come in molti casi una semplice domanda possa fare la differenza, anche nel caso di malattie gravi. La domanda giusta, posta al momento giusto può risvegliare in noi quelle che era stato inconsciamente sepolto e far comprendere l’origine del problema, quello che poi potrebbe aver scatenato la patologia.

Malattie e stati interiori dell’uomo

Ecco un esempio di come le malattie possono essere ricondotte agli stati interiori dell’uomo.

Il cuore e la circolazione rappresentano l’amore e la gioia
Questa parte del corpo pompa gioia e amore nelle nostre vene. Una volta privati di questi due sentimenti, il cuore si “raffredda” e la circolazione rallenta. Anemia, angina, problemi cardiaci sarebbero collegati quindi al nostro atteggiamento che ci impedisce di godere dei piaceri della vita, focalizzandoci sui problemi.

Le orecchie rappresentano la capacità di ascolto
I problemi alle orecchie sarebbero collegati a qualcosa che accade intorno a noi che non vogliamo apprendere o che ci fa arrabbiare. Ad esempio, i bambini spesso sperimentano disturbi alle orecchie e a loro non è permesso di esprimere stati come la rabbia. Sono incapaci di cambiare le cose che li circondano.

La testa rappresenta noi stessi
Quando abbiamo mal di testa è perché c’è qualcosa che sentiamo non andare in noi stessi. Il mal di testa, ad esempio, può essere dovuto al fatto che ci “annulliamo” per accontentare gli altri o perché tendiamo alla perfezione e ci sforziamo troppo per raggiungerla. Pensare quanto si è ingiusti con se stessi, perdonarsi e focalizzarsi su altro potrebbe essere un modo per far scomparire il mal di testa.

I capelli rappresentano la forza
Tensioni e paure creano pressioni sul cuoio capelluto che non respira e causa la caduta dei capelli.

Gli occhi rappresentano la capacità di vedere
Un problema agli occhi potrebbe indicare qualcosa che non accettiamo di “vedere” in noi stessi, nel nostro passato, presente o futuro.

Le articolazioni indicano movimento
Rigidità, infiammazioni denotano resistenza al movimento, intesa come paura di ciò che ci attende e delle difficoltà, ma anche di essere ciò che siamo. Ad esempio, le spalle, i gomiti e i polsi ci permettono di far fluire dal cuore alle mani i nostri sentimenti di affetto, oltre che di liberare la nostra creatività. Qualsiasi problema collegato a essi può comportare una paura di espressione o di cambiamento.

Irritazioni ai seni nasali
Spesso sono la manifestazione di un’irritazione prodotta da una persona molto vicina. Ci si può sentire anche soffocati.

La schiena ci sostiene
Quando abbiamo problemi con essa, quindi, è perché non ci sentiamo sostenuti. La parte superiore è legata alla sensazione di mancanza di sostegno emotivo. La parte centrale, al senso di colpa, ciò che nascondiamo e non vogliamo vedere.

Gola: capacità di affermare noi stessi
Essa è collegata alla nostra capacità di difenderci verbalmente, di chiedere ciò che vogliamo o di esprimere ciò che siamo. Rappresenta però anche il flusso creativo del nostro corpo: quando ci sentiamo frustrati e incapaci di esprimerci, possono comparire in maniera frequente disturbi alla gola. La laringite è associata alla rabbia di non poter parlare. Se il dolore è accompagnato da un raffreddore è perché c’è anche confusione. Tonsilliti e problemi alla tiroide sono collegati alla frustrazione di non poter esprimere la propria creatività.

Sovrappeso

Rappresenta un bisogno di protezione legato sia a specifici timori che a una paura generale della vita. Amare se stessi e contrastare i pensieri negativi sono una buona base di partenza per risolvere i problemi legati al peso. Un corpo gonfio, a sua volta, rappresenta problemi allo stato emotivo, situazioni che ci fanno male.

Gambe: paura del progresso
Le vene varicose indicano che siamo in un posto di lavoro o in una condizione che ci affligge. Quando si verifica questa condizione, le vene perdono la loro capacità di trasportare energia. Ginocchia e collo sono legati alla flessibilità.

Risvolto emotivo di alcune malattie:

  • l’anoressia e la bulimia sono la massima espressione di disgusto di sé;
  • l’artrite è causata da un atteggiamento critico costante verso se stessi o gli altri;
  • l’asma denota un amore soffocante;
  • ascessi, ustioni, tagli, febbri, infezioni e infiammazioni indicano rabbia che si esprime nel corpo.