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Termiti del legno, tutto ciò che dovresti sapere

Pubblicato da
Anna Sepe
termiti del legno
Come riconoscere le varie caste delle termiti del legno. Dalla regina termite alle ninfe.

Divorano un terzo di tutto il materiale legnoso prodotto ogni anno dalle piante, sono voracissime e si chiamano termiti del legno. Ecco come riconoscerle con immagini identificative e foto dettagliate, come fare prevenzione e consigli per la disinfestazione.

Le termiti del legno condividono con l’uomo molti ambienti. Vivono nascoste ed escono allo scoperto solo quando sciamano e, a quel punto, è troppo tardi. E’ in primavera che le termiti, al fine di riprodursi, eseguono il volo nuziale ed escono allo scoperto. In questo periodo è possibile vedere migliaia di termiti invadere i nostri spazi.

Proprio come i tarli del legno anche le termiti sono xilofagi (insetti che mangiano il legno), si nutrono di cellulosa che ricavano dal legno di travi, librerie, mobili e altre opere lignee.

Sommario:

Termiti del legno

Le termiti del legno appartengono all’ordine degli Isotteri, ne esistono circa 2.000 specie ma in Italia sono tre le specie che danneggiano le travi e le strutture in legno.

Le termiti, proprio come le api, sono animali sociali con una gerarchia in caste. Il loro aspetto, dunque, si differenzia in base alla casta; ecco perché non è semplice riconoscerle in modo inequivocabile. Due esemplari di termiti appartenenti a caste differenti, possono avere un aspetto diverso.

Sono scambiate per formiche bianche e formiche alate

Le termiti operaie e i soldati sono insetti bianchi con tegumento molle, per il loro aspetto, talvolta queste caste sono indicate come formiche bianche.

Operai e soldati sono termiti che non hanno raggiunto la piena maturità. Solo nelle colonie di termiti incomplete queste caste si riproducono. Nelle colonie ben strutturate la riproduzione è destinate solo ai reali.

I reali hanno ali complete, un esoscheletro duro e occhi funzionanti. In primavera, dopo il volo nuziale, i reali perdono le ali e iniziano a costruire il nido: il termitaio.

Anche le dimensione variano moltissimo. Si va dai pochi millimetri delle termiti operaie immature (formiche bianche) fino a 15 cm di lunghezza della regina che produce le uova. La regina termite ha un addome particolarmente dilatabile, in grado di contenere un elevato numero di uova.

Quando le termiti escono allo scoperto (in primavera) vengono generalmente scambiate per formiche alate, sono infatti nere, lunghe circa un centimetro e hanno le ali.

Esemplari di diverse caste delle termiti del legno. Foto degli adulti da gsanews.it foto delle operaie e dei soldati da Termigard (esca per la disinfestazione delle termiti del legno).

Nei giorni successivi alla sciamatura è possibile trovare termiti alate morte o piccoli ammassi di ali sul pavimento (come premesso, dopo l’accoppiamento perdono le ali per costruire il nido).

Come riconoscerle?

La presenza di “formiche alate morte” e/o piccoli ammassi di ali intrappolate nelle ragnatele o poste negli angoli dei pavimenti, indicano inequivocabilmente la presenza di termiti in casa.

Descrizione dell’aspetto in base alle caste.

  • Operai e Larve
    Sono insetti bianchi – giallastro. Presentano un capo tondeggiante e raggiungono 5-6 mm. Costruiscono il nido, cercano legno e nutrono gli altri individui della colonia. Sono descritti come formiche bianche.
  • Soldati
    La termite soldato somiglia alla termite operaia ma ha un colore più giallo-marrone e presenta mandibole robuste. Ha il compito di difendere il nido.
  • Riproduttori
    Sono i reali, hanno dimensioni che vanno dai 7 ai 15 mm. Garantiscono la riproduzione e il mantenimento della colonia.
  • Adulti alati
    Questi reali hanno ali ben funzionanti. Le ali raggiungono una lunghezza di 10-11 mm. Sono di colore nero con ali grigie trasparenti, le ali sono più lunghe del corpo. Per il loro aspetto vengono confusi con formiche alate.

Dove vivono le termiti del legno

Alcune specie vivono nel terreno, altre nel legno. Se le api realizzano un alveare, il nido delle termiti è detto termitaio. Il nido deve rispondere a esigenze ben precise:

  • Completamente buio
  • Elevate concentrazioni di anidride carbonica
  • Alta percentuale di umidità (sempre superiore al 50%)

Fuori dai confini Europei le termiti riescono a realizzare nidi enormi e spettacolari. In Italia i nidi di termiti sono delle semplici gallerie nel legno o nel terreno.

Il nido è sotterraneo o nascosto nel legno marcio. In genere, chi prova a eseguire una disinfestazione fai da te non fa altro che peggiorare la situazione. Le termiti, sentendosi minacciate, si spostano di qualche metro effettuando ulteriori danni. All’apparenza, l’utente suppone di aver risolto il problema per poi rendersi conto che il realtà gli insetti del legno si sono solo spostati!

Le termiti fanno spesso il nido sotto la casa, in corrispondenza di ceppi morti, legna da ardere, travi o altre componenti legnosi. Questi insetti del legno riescono a divorare mobili e infissi passando attraverso interstizi nei muri, sistemi di canalizzazione e anche piccoli anfratti.

Da dove arrivano le termiti del legno?

Questi insetti risalgono gallerie o passano attraverso interstizi e sistemi di canalizzazione. In condizioni ideali riescono a instare anche case di recente costruzione. Le termiti del legno sono naturalmente presenti nel nostro territorio che, durante l’inverno, possono essere attratte dai sistemi di riscaldamento domestici (le termiti preferiscono il caldo).

La presenza di legno, umidità e calore favorisce la proliferazione e l’insediamento del nido.

Come eliminare le termiti del legno

La disinfestazione delle termiti non è affatto semplice. Eliminarle è un’impresa ardua perché vivono in ambiente protetto e occulto, intercettarle è impossibile e gli insetticidi spray sono del tutto inutili.

E’ importante rivolgersi a un team di esperti non solo per eliminare le termiti del legno ma anche per la bonifica e lo smaltimento del materiale intaccato.

Allora cosa fare? In caso di termiti è necessario allertare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del proprio Comune. Se abiti in una zona urbana, nell’interesse della collettività sarebbe opportuno comunicare l’infestazione di termiti anche al Servizio di Igiene Pubblica della ASL.

Il materiale infestato dalle termini (legname da camino, mobili, tavoli, rami, pali, travi…) va smaltito con la collaborazione dell’Ufficio tecnico del comune e non va assolutamente gettato con il materiale legnoso derivato dal giardino.

Cosa non fare?
Gli insetticidi e la lotta eseguita con strumenti non adeguati riescono a uccidere solo pochi esemplari. Le termiti, inoltre, disturbate da una lotta inadeguata, possono scavare altre gallerie per spostarsi.

Come eliminarle con le esche

Per uccidere le termiti si impiegano delle esche ma non si mettono direttamente le esche, prima bisogna individuare dov’è il nido.

La prima fase, dunque, consiste nel mettere degli “intercettori”, cioè degli elementi in legno non trattati che consentono di monitorare le zone e capire dove sono le termiti. Gli intercettori più “mangiati” indicano una presenza più massiccia di termiti, è lì che dovrai mettere le esche avvelenate con il termiticida.

Nella seconda fase si esegue la disinfestazione vera e propria. Si piazzano (sempre a intervalli regolari, nei punti in cui gli intercettori hanno rilevato la presenza di termiti) le esche e, infine, si esegue un lavoro di mantenimento per evitare che le termiti residue possano ri-colonizzare l’ambiente. Come debellare le termiti?

  1. Fai un sopralluogo. Individua i danni causati dalle termiti.
  2. Posizione degli intercettori per capire dove gli insetti che rodono il legno svolgono la loro attività.
  3. Dopo aver stabilito un contatto con le termiti, si aggiungerà l’esca con l’insetticida specifico. Un ottimo insetticida per le termiti impiega il principio attivo Diflubenzuron.
  4. Le postazioni devono essere interrate nel terreno o installate a muro (in caso di termiti in casa con attività registrata nelle travi o nei mobili).
  5. Le postazioni devono essere controllate periodicamente (una volta al mese) per ricambiare l’esca con insetticida.
  6. Le termiti che hanno ingerito l’esca diventano vettori e portano “il veleno” nel nido. Il processo di eliminazione delle termiti è lento e richiede pazienza.
  7. Una volta eliminata la colonia, le postazioni delle esche potranno essere usate per il monitoraggio, così da capire prontamente se vi è un tentativo di re-infesatzione.

La disinfestazione, così strutturata, andrebbe operata da esperti. Il professionista dovrà registrare il consumo dell’esca che, nei primi due mesi, sarà elevatissimo in quanto la colonia continuerà la sua attività.

Le postazioni degli intercettori che hanno rilevato la presenza di termiti vengono caricati con l’esca velenosa. Nelle immagini il sistema per l’eliminazione definitiva delle termiti “Termigard” con postazione in giardino (in caso di nido sotto la casa) o a parete (in caso di termiti in casa).

Il consumo inizierà a diminuire gradualmente e ciò sta a significare che il trattamento sta avendo successo e la colonia inizia a decimarsi.

Quando il trattamento anti-termiti sta avendo successo, ci sono dei segnali che si possono cogliere:

  • Diminuito impiego delle esche
  • L’esca del principio attivo Diflubenzuron porta a una pigmentazione biancastra dell’addome delle termiti colpite
  • Vi è un’inversione di casta nella colonia. Come spiegato in precedenza, sono le operaie che raccolgono il cibo, quindi saranno le termiti operaie le prime a morire costringendo alle caste più elevate a cacciare il cibo.
  • Aumenterà il numero di soldati e delle neoteniche circolanti.