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Categorie Edilizia e Casa

Umidità sui muri, interventi ad hoc e soluzioni fai da te

Pubblicato da
Anna Sepe

umidità muri

Umidità muri: le soluzioni più efficaci per eliminare il problema con metodi poco invasivi. Gli strumenti più indicati  per verificare il grado di umidità. Cosa fare e cosa non fare, le indicazioni utili per prevenirne la comparsa.

L’umidità in casa è un problema fastidioso che rende pessimo il comfort nell’ambiente abitativo, creando seri danni ai muri e all’edificio nel suo complesso. Quando l’umidità sale lungo il muro, trascina con sè sali idrosolubili che sono presenti sia nel terreno che nei materiali da costruzione. Questi sali sono la causa di quelle antiestetiche fioriture dei muri umidi. Sono dovute alla cristallizzazione dei sali quando l’acqua evapora e che alla lunga porta al distacco dell’intonaco.

Umidità muri, le caratteristiche

  • Umidità di risalita o capillare: tipica delle pareti nelle stanze posizionate al pian terreno di ville o palazzi. Questo fenomeno è dovuto alla risalita dell’acqua nelle micro-crepe degli intonaci tradizionali. I sali contenuti nell’acqua tendono ad uscire dalla parete. Creano inoltre delle efflorescenze che causano macchie biancastre e le screpolature tipiche.
  • Umidità di spinta negativa: troviamo questo fenomeno nelle cantine o nelle camere poste nei piani semi-interrati o interrati. L’acqua presente nel terreno circostante esercita una spinta sulle pareti che ne causano il deterioramento.
  • Umidità di spinta positiva: presente in piscine e vasche. L’acqua contenuta in questi ambienti esercita una spinta che erode le pareti dall’interno.

Quali sono le principali fonti di umidità?

A tal proposito le abbiamo elencate in questo paragrafo così che anche voi possiate individuarle nella vostra abitazione.

  • Aria umida per sua natura. Quando le condizioni atmosferiche rendono l’aria umida.
  • Presenza delle persone che abitano in casa: per via della respirazione umana.
  • Attività lavorative che si svolgono in casa come cuocere la pasta, stirare con il ferro a vapore, lavare i pavimenti, fare la doccia con l’acqua calda, ecc. Tutto ciò contribuisce a rendere umida l’aria in casa.
  • Perdite provocate da rotture alle tubazioni idriche o di scarico. A volte passano inosservate, ma possono essere causa di umidità.
  • Terreno su cui poggia l’edificio
  • Muri costruiti in mattoni: assorbono l’umidità proveniente dal terreno molto facilmente a causa dell’ effetto capillare. L’acqua può pertanto, penetrare e uscire. Esempio: l’acqua in cantina che sale dal pavimento quando piove molto e se ne va da sola quando smette di piovere.

Umidità muri, cosa non fare?

Molti fanno l’errore di impermeabilizzare i muri interni esposti all’umidità, utilizzando intonaci o pitture impermeabili. In questo modo si favorisce il ristagno dell’umidità nel muro, rendendo più difficile il processo di evaporazione dell’acqua e di asciugatura del muro stesso.
Altra cosa da non fare è quella di piastrellare i muri fino al soffitto. In questo modo si impedisce al muro di “respirare” assorbendo e rilasciando umidità. Soprattutto nel bagno e in cucina è bene piastrellare il meno possibile, ma soltanto dove serve per proteggere il muro dagli spruzzi di acqua e della cottura.

Per chi non vuole acquistare il classico deumidificatore, sono molti i rimedi alternativi atti ad abbassare o regolare i livelli di umidità in casa. E’ il caso del gel di silice da porre in posizione strategiche, delle lampade di sale fino ad arrivare alla calce. Tutti i consigli per eliminare l’umidità e prevenirne la formazioni sui muri sono contenuti nell’articolo Umidità in casa, rimedi e prevenzione.

Umidità muri, cosa fare?

Per prevenire l’umidità del terreno bisogna invece rivestire il muro esterno a contatto con il terreno con materiali impermeabili.  Tali materiali sono costituiti da intonaci impermeabilizzanti, plastiche, fogli di alluminio o da pellicole, membrane o vernici bituminose.
È bene sottolineare che l’impiego di materiali impermeabilizzanti va fatto con criterio e giudizio, limitandolo là dove è strettamente necessario. Il materiale impermeabilizzante, infatti,  impedisce all’acqua di entrare, ma impedisce anche di uscire, diminuendo così il naturale scambio di umidità tra materiali e ambiente.

Umidità sui muri, rivestimenti interni

In commercio esistono termointonaci, pannelli di finitura traspiranti e vernici ad hoc, realizzate appositamente per contrastare il problema dell’umidità sui muri. Chi ha necessità di intonacare o trattare il muro grezzo, potrà impiegare degli intonaci traspiranti come l’Intonaco Biocalce traspirante dall’ottima resa.

Per migliorare l’efficienza energetica della propria casa, in concomitanza con gli interventi anti-umidità, è possibile eseguire dei trattamenti sui muri umidi e freddi al fine di isolarli. Tra i prodotti isolanti di più facile applicazione vi segnaliamo Kalorfix Fissativo isolante termico , un prodotto a base di resina crilica nato per il trattamento dei muri umidi che presentano anche problemi di condensa o muffa. Per approfondimento può interessare l’articolo “Problemi di muffa sui muri, rimedi naturali”

Per le finiture, sono molte le pitture anti-umidità presenti in commercio. Tra queste vi segnaliamo due ottimi prodotti, il primo è sicuramente più economico:
Isolterm pittura murale anti-muffa, anti-condensa e anti-umidità
Pittura termica antimuffa formulata specificamente contro l’umidità nei muri

Umidità muri, rimedi

Per risanare i muri umidi esistono diverse tecniche:

  • Taglio orizzontale della muratura con l’inserimento di una barriera meccanica costituita da diversi materiali come malta cementizia o guaina bituminosa.
  • Iniezioni nella muratura di materiali idro-repellenti a base di silicone e simili.
  • Intonacatura delle superfici verticali.
  • Inserimento nei muri di sifoni per la raccolta e l’evaporazione dell’ umidità.
  • Inserimento di elettrodi per sfruttare il principio dell’ elettro-osmosi per realizzare una inversione di polarità tra il polo negativo del sottosuolo e quello positivo del muro da risanare. Questa tecnica serve a  ottenere una inversione nella direzione di migrazione dell’acqua.

Tutte queste tecniche non sono di facile applicazione e realizzazione, hanno i loro vantaggi e svantaggi Sono invasive e non tutte garantiscono la riuscita dei risultati per ogni muro umido

Risanamento muri umidi, metodi meno invasivi

Un metodo di risanamento dell’umidità meno invasivo consiste nell’applicare speciali intonaci macroporosi, chiamati anche intonaci deumidificanti. Favoriscono l’evaporazione dell’umidità contenuta nel muro.
L’applicazione dell’intonaco deumidificante richiede la rimozione del vecchio intonaco fino a far uscire a vista la pietra nuda. Fatto ciò, si applica, in due mani, il prodotto per uno spessore di almeno 5 mm. Infine si applica il tipo di finitura desiderato. Tra una mano e l’altra bisogna attendere almeno 8 ore. Anche in questo contesto suggeriamo l’Intonaco Biocalce traspirante.

Chi oltre a voler rendere il muro traspirante desidera anche isolarlo termicamente, può impiegare dei pannelli isolanti o dei rivestimenti ad hoc come il Rivestimento murale anti-umidità, termoisolante e fonoassorbente professionale. Le proposte del mercato non mancano, bisogna solo adoperarsi per agire al meglio. Il vantaggio di questo tipo di termoisolanti è che non necessita dell’intervento di manovali e tecnici. Può essere applicato direttamente con opere di fai da te. Un gran vantaggio economico che può farci investire l’intero budget nella qualità dei prodotti scelti.

Umidità muri e ponti termici

Là dove l’umidità trova una zona fredda, condensa formando una sottile pellicola di acqua in genere sui soffitti dove sono presenti ponti termici.
Cosa sono i ponti termici? I ponti termici sono quei collegamenti che si fanno con materiali diversi come cemento e mattoni o ferro che hanno una trasmittanza termica diversa, dove una è maggiore o minore dell’altra. Per cui uno dei due materiali perde calore più in fretta rispetto all’altro materiale e risulta più freddo.

Per diminuire l’umidità dell’aria interna e risolvere i problemi tipici delle condense, la soluzione migliore è la ventilazione degli ambienti e l’aumento della temperatura. Tale principio è valido solo quando l’aria esterna è meno umida di quella interna e si attua aprendo per 2 minuti le finestre di casa quando l’ambiente interno è stato riscaldato: l’aria calda interna, satura di umidità, uscirà all’esterno garantendo un ricambio d’aria.

L’acquisto di uno o più deumidificatori può essere una valida soluzione là dove gli altri rimedi elencati non riescono a sopperire all’eccessiva quantità di umidità nell’aria. A tal proposito vi rimandiamo alla lettura dell’articolo “Deumidificatori elettrici: quale scegliere, prezzi e consumi”

Non necessariamente dobbiamo ricorrere ad un deumidificatore elettrico, esistono anche quelli chimici: si tratta di deumidificatori a sali. In commercio ci sono tantissimi modelli ma potete anche ricorrere al fai da te. Per approfondimento leggi l’articolo “Come costruire un deumidificatore fai da te.

Come misurare l’umidità sui muri

Umidità muri, la termografia con termocamera

L’umidità da risalita capillare nelle pareti, pur generando malessere e insoddisfazione negli occupanti, non è sempre visibile ad occhio nudo perché interna alle murature. Con un’indagine termografica è possibile mettere in evidenza solo le zone umide soggette a risalta. La termografia delle pareti di casa vi consente di operare un intervento selettivo, evitando così di agire inutilmente sulla restante parete “sana”.

Umidità nei muri è rilevata mediate l’uso di un dispositivo detto “termocamera” che va a leggere la radiazione infrarossa emessa dalla parete creando una mappa delle temperature: le zone interessate da umidità sono soggette a un abbassamento della temperatura superficiale che la termocamera è in grado di rilevare.

Chi spera in una termografia “fai da te” dovrà subito abbandonare l’idea

Le termocamere sono molto costose e possono arrivare a costare anche 4.000 euro! In questo contesto o si richiede l’intervento di un tecnico e si paga per l’analisi termografica (che vi costerà intorno ai 100 euro), oppure ci si accontenta di strumenti di misurazione dell’umidità non così precisi come una termografia.

Per l’utenza domestica, la Bosch ha sviluppato una “termocamera” che non fornisce mappature precise come la termografia ma indica all’utente quando quella parete è a rischio di muffa. In particolare, la pistola termica di Bosch segnala:
-la presenza di punti termici
-le zone fredde, con dispersione di calore
-le pareti e superficie a rischio muffa perché troppo umide

A differenza di una termografia, le pistole termiche non danno indicazioni sull’entità del danno ma possono essere uno strumento molto utile che vi indica dove è necessario agire. La Pistola termica Bosch costa 129 euro ma è proposta su Amazon a un prezzo promozionale di 106,52 euro e con spedizione gratuita.

Nella pagina ufficiale ( Bosch PTD 1 Pistola Termica ) troverete un video (in italiano) che vi spiega come si usa. Abbiamo suggerito la pistola termica di Bosch e non altri rilevatori termici solo perché questa è tra le poche a indicare “il pericolo di insorgenza muffa” con la funzione di rilevamento umidità nei muri e inoltre presenta un buon rapporto qualità prezzo.

Umidità muri, stazione meteo e termoigrometro

Se per l’umidità nei muri è necessaria una termocamera, per misurare i livelli di umidità in una stanza vi basterà un termoigrometro o una più completa stazione meteo. In questo contesto i prezzi sono molto più accessibili. Un termoifrometro si trova nei negozi a partire da 20 euro mentre online ne esistono di modelli proposti al prezzo di 7 euro! Un po’ più care sono le Stazioni meteo ma anche qui rientriamo in un budget di spesa inferiore ai 60 euro.

Stazione meteo con barometro e termoigrometro Oregon Scientific
Una “stazione meteo” come quella a energia solare della Oregon Scientific, rileva temperature interne, temperature esterne, tasso di umidità, previsioni meteo, pressione atmosferica… Questi parametri possono aiutarci a creare un ambiente di comfort ideale.

Grazie alla misurazione della temperatura e del tasso di umidità, chi ha un climatizzatore e/o un deumidificatore elettrico può impostare i parametri per migliorare il comfort abitativo. Sarà stesso l’apparecchio a indicarci come regolare i due parametri attraverso il climatizzatore da una parte e il deumidificatore dall’altra. La stazione meteo citata è capace di rilevare tali condizioni in 5 ambienti diversi della casa, perché come detto ognuno ha le sue peculiari caratteristiche, anche a seconda dell’esposizione o meno al sole, e della stagione che si attraversa.

C’è una stretta correlazione tra umidità e temperature. Per farvi alcuni esempi, ecco quali sarebbero le temperature con i relativi tassi di umidità ideali:

  • 18° di temperatura corrisponde un’umidità del 100%;
  • 19° di temperatura corrisponde un’umidità dell’80%;
  • 20° di temperatura corrisponde un’umidità del 60%;
  • 21,5° di temperatura corrisponde un’umidità del 40%;
  • 23° di temperatura corrisponde un’umidità del 20%.