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Animali

Teneva 16 cani in pessime condizioni: i carabinieri intervengono e li salvano

Pubblicato da
Darek Petrelli

16 cani tenuti in pessime condizioni carabinieri

Teneva 16 cani in pessime condizioni igienico sanitarie, rinchiusi al buio, in stalli improvvisati e fatiscenti, pieni di deiezioni.

A Santhià, provincia di Verceli, i Carabinieri del Nucleo Investigativo Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale del Gruppo Carabinieri Forestale di Vercelli, hanno denunciato per maltrattamento animali e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura un uomo del posto.

Come appurato dai veterinari dell’ASL di Vercelli, gli animali erano denutriti e presentavano alcune lesioni ascrivibili a dermatiti di varia natura.

Le forze dell’ordine, compresa la situazione e temendo che il benessere degli animali potesse essere messo a repentaglio, hanno eseguito un sequestro preventivo di 16 cani di diverse razze. (Rottweiler, Cane lupo cecoslovacco, Beagle, Shar-Pei, Pastore tedesco e meticci).

I militari hanno quindi contattato una struttura idonea all’accoglienza degli animali, il canile di Alice Castello (VC). I cani sono stati affidati alle cure di medici veterinari che hanno rilevato “infestazioni da parassiti ed altre patologie più o meno gravi” nella maggior parte di essi. Una volta guariti i volontari cercheranno una casa sicura dove vivere.

Cosa fare in una situazione del genere

Molto spesso i cittadini hanno segnalato una certa difficoltà nel presentare denunce di maltrattamento su animali. Può capitare infatti che vengano erroneamente informati che non è di competenza delle forze dell’ordine, ma delle associazioni che si occupano di tutela degli animali. In realtà questo non è affatto vero.

Il maltrattamento di animali, sia nelle ipotesi delittuose che in quella contravvenzionale, è un reato. Questo vuol dire che Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Carabinieri nucleo Forestale, Polizia Locale e Polizia Metropolitana hanno l’obbligo di acquisire le denunce e accertare le responsabilità. Qualora il reato fosse ancora in corso, le forze di polizia hanno inoltre il dovere di porvi fine.

Si invitano tuttavia i cittadini a presentare denuncia esclusivamente per i fatti che possano costituire reato. Al fine di non intralciare inutilmente lo svolgimento delle attività delle Forze dell’Ordine.

L’articolo del codice penale che disciplina il reato di maltrattamento su animali è l’Art.544 ter. Chi cagiona, senza alcun motivo se non per crudeltà, una lesione a un animale, o lo sottopone a sevizie, a comportamenti o a fatiche insopportabili per lui, può essere punito da tre mesi a diciotto mesi di reclusione o con una multa da 5000 a 30000 euro.

La stessa pena colpisce anche chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. Nel caso in cui l’animale dovesse morire, è previsto un aumento della pena pari alla sua metà.