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Latte, amico o nemico dell’uomo?

Pubblicato da
Anna De Simone

latte fa male

Le proprietà del latte: il latte è descritto come un alimento indispensabile per la salute umana, ma le cose stanno veramente così? Il latte biologico è decisamente più salutare del latte di comune produzione industriale ma anche il latte biologico presenta molti “effetti collaterali”. In condizioni normali, una mucca da latte produce in media 4-5 litri di latte al giorno mentre le mucche da latte degli allevamenti industriali arrivano a produrre fino a dieci volte tanto.

Il latte in sè è un alimento ricco di calcio ma il processo di pastorizzazione distrugge gli enzimi benefici e riduce al minimo l’apporto di calcio. Per ragioni igieniche, il latte crudo non può essere consumato così il prodotto finito che troviamo sullo scaffale del supermercato conserva solo alcune delle proprietà del latte e neanche le più nobili!

Nel nostro articolo “La verità sul latte, perché fa male“, con tono provocatorio e a tratti ironico, vi abbiamo riportato numerosi studi e abbiamo affermato che il consumo di latte aumenta il rischio di cancro. Ci siamo soffermati, tra l’altro, sulle minacce del latte in relazione agli allevamenti industriali: i prodotti caseari sono fonti di malattie. In effetti tutti i prodotti industriali sono poco salubri e talvolta comprendono ingredienti di dubbia provenienza.

Oggi continueremo a parlare di latte ma lo faremo riportando i versi di alcune pubblicazioni scientifiche, dalla rivista Scientific America (la versione americana dell’italianissimo Le Scienze) fino a pubblicazioni specifiche di settore come “Diabetes Care”: sì, il latte è stato correlato a una serie di patologie e tra queste anche il diabete. La genuinità del latte vaccino è stata messa in dubbio fin dagli anni Ottanta.

Perché nessuno ne parla?
Probabilmente perché l’industria agroalimentare spende miliardi di euro all’anno per garantire il successo delle campagne pubblicitare di latte e derivati. Inoltre, come succede spesso nel panorama scientifico, ci sono pareri fortemente contrastanti. Purtroppo, spesso il responso di una ricerca dipende anche dal committente, così si smette di analizzare e fare ricerca sulle proprietà del latte in sé ma si fanno ricerche atte a dimostrare la sua genuinità. I ricercatori decidono a priori che il latte fa bene e cercano prove a sostegno di questa tesi, questo è vero anche al contrario. E’ per tale motivo che è bene consultare più ricerche, soprattutto ricerche sul latte non di parte come quelle condotte dalle Associazioni per la ricerca sul diabete.

Proprietà del latte e osteoporosi
Lo slogan del National Dairy Board, ‘Il latte fa bene al tuo corpo’ suona un po’ falso in questi giorni“.
Ecco cosa riportava il numero di ottobre del 1992 della rivista Scientific American.

In generale, nelle popolazioni che consumano molto latte l’incidenza di osteoporosi è maggiore, mentre è rara nei paesi dove non si beve latte. La ricerca ‘Harvard Nurses’ Health Study, ha seguito clinicamente più di 75 mila donne per dodici anni. La ricerca ha mostrato che l’aumento del consumo di latte e derivati è associato a un rischio di fratture più elevato.

La ricerca sul latte dei laboratori statunitensi del National Dairy Council ha rivelato che l’alto contenuto proteico del latte e derivati in realtà sottrae calcio alle ossa: il bilancio del calcio in base alle proprietà del latte, pertanto è negativo. Il latte contiene calcio, è vero,ma il nostro organismo nel digerire le proteine del latte, consuma più calcio di quello apportato con l’assunzione di questo alimento.

Per evitare il rischio di osteoporosi e salvaguardare le riserve di calcio del nostro organismo, si consiglia di:
-consumare caffeina in quantità moderata
-bere acqua minerale carbonato-calciche
-evitare l’eccessivo consumo di alcool
-esporsi al sole
-non fumare
-seguire un programma moderato ma costante, di attività fisica
-assumere alimenti ricchi di calcio (vedi in seguito)

Proprietà del latte e diabete
I fatti: su 142 bambini diabetici presi in esame, il 100% presentava nel sangue livelli elevati di un anticorpo contro una proteina del latte vaccino. Si ritiene che questi anticorpi siano gli stessi che distruggono anche le cellule pancreatiche produttrici di insulina.

“Questi nuovi studi e più di 20 documentazioni già pubblicate in precedenza, hanno spinto il team di ricerca ad affermare che il legame tra assunzione di latte e diabete giovanile è ‘molto solido’.” Da Diabetes Care 1994; 17, 12

L’utilizzo di prodotti lattiero caseari e l’elevato consumo di latte durante l’infanzia può aumentare il rischio nel bambino di sviluppare forme di diabete giovanile” Diabetologia del 1994

Proprietà del latte e altre patologie
Per la correlazione tra latte e aumento di rischio di cancro vi rimandiamo all’articolo citato in precedenza: “La Verità sul latte, perché fa male. E’ doveroso sottolineare che la stessa proteina del latte che è stata messa in correlazione col diabete di tipo 1 è stata messa in correlazione con altre gravi patologie tra cui disfunzioni cardiache, autismo e schizofrenia. La causa dell’insorgenza di queste patologie è data da una catena peptidica della proteina A1 beta-caseina, proteina ampiamente espressa nel latte vaccino. Ci sono centinaia di studi scientifici al riguardo, quelli citati in questo e nel precedente articolo sono solo alcuni. Se il latte fa male, allora come dobbiamo assumere il calcio?

Il latte e le fonti alternative di calcio
Ci sono molti alimenti sostitutivi del latte, basterà pensare al latte di soia arricchito con vitamina D e calcio… ma quali sono le altre fonti naturali di calcio che possono sostituire il latte e i suoi derivati? Basta prestare un po’ di attenzione alle tabelle qui riportate dove il contenuto di calcio è espresso in mg.
Come è chiaro, il calcio è contenuto:
-in molti ortaggi (es.: broccoli di rape)
-nelle vedure a foglia scura (es. spinaci)
-nei legumi secchi (soprattutto fagioli e ceci)
-nelle arance
-nell’acqua minerale carbonato-calcica
-mandorle
-fichi secchi
-nocciole e noci

Quanto calcio bisogna assumere?
L’apporto di calcio è indispensabile per l’organismo. Nella donna in gravidanza, per lo sviluppo scheletrico nel feto e per garantire l’integrità di ossa e denti nella madre, l’apporto quotidiano di calcio arriva a 1200 mg al giorno. La dieta dell’anziano prevede un apporto di calcio di 1200-1500 mg al giorno. In base al sesso e all’età, l’apporto di calcio quotidiano oscilla tra gli 600 mg ai 1000 mg al giorno. Con esattezza, il fabbisogno di calcio ammonta:

Lattanti (6 mesi – 1 anno): 600 mg
Bambini 1-6 anni: 800 mg
Bambini 7-10 anni: 1000 mg
Ragazzi 11-17 anni, oppure in gestazione o allattamento: 1200 mg
Adulti 18-29 anni: 1000 mg
Uomini 30-59 anni: 800 mg
Uomini oltre i 60 anni: 1000 mg
Femmine 30-49 anni: 800 mg
Femmine oltre i 50 anni: 1200-1500mg

Fonti:
LARN. Livelli di assunzione raccomandati della Società Italiana di Nutrizione Umana
INRAN. Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione
Diabetologia
Scientific American
Diabetes Care
National Dairy Council
Tabelle di Composizione degli Alimenti, aggiornamento 2000, EDRA.

Pubblicato da
Anna De Simone