Come chiedere il rimborso dell’IVA sulla tassa dei rifiuti

Finalmente ora possiamo essere risarciti dell’iva versata ingiustamente per dieci anni sulla tassa dei rifiuti urbani.


È da anni che questa battaglia va avanti, già nel 2009 la Suprema Corte aveva stabilito che la Tariffa di Igiene Ambientale (TIA) non dovesse essere soggetta a Iva, ma una circolare del dipartimento delle Finanze nel 2010 aveva dichiarato chela Tia non aveva natura tributaria. Sentenze contraddittorie e senza risoluzione fino allo scorso 9 marzo, quando si è riaperta la questione

SENTENZA DEFINITIVA

Lo scorso 9 marzo,la Cortedi Cassazione ha definito illegittima l’applicazione dell’IVA sulla TIA,la Tariffadi Igiene Ambientale che in molti Comuni i cittadini pagano per la gestione dei rifiuti urbani.La Corte, infatti, ha ritenuto che la TIA non rappresenta un servizio, ma una vera e propria tassa, su cui l’IVA non può essere applicata:

Gli aventi diritto, a questo punto, possono avviare una richiesta di rimborso dell’Iva versata How to Start & Own a Truck Driving Training drivers ed to go Business; How to Train for Backing a Tow Truck; How to Become. ingiustamente negli anni scorsi. Secondo il MDC, le richieste di risarcimento interessano 1.183 Comuni, ovvero quelli che hanno già provveduto a sostituire la vecchia TARSU (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) conla TIA, appunto.

Si tratta del 15% dei Comuni italiani, mentre per tutti gli altri, che hanno per ora mantenuto la TARSU, la sentenza non avrà alcun effetto. Il Movimento, a scanso di equivoci, sottolinea che l’applicazione dell’Iva sul tributo è segnalata direttamente sulla bolletta. Se la voce manca, evidentemente l’imposta non è stata applicata, e quindi non è evidentemente possibile chiederne il rimborso.

Per semplificare le cose, il MDC ha diffuso le percentuali dei comuni interessati regione per regione. La quota più consistente di amministrazioni ad aver applicatola TIA fin dal 2008 riguarda il Trentino Alto Adige con il 223 comuni, pari al 65,78% del totale. Seguono l’Emilia Romagna con il 46,04% (157 Comuni), il Veneto con il 39,93% (232 Comuni) ela Toscanacon il 27,87% (80 Comuni).

MDC ha inoltre attivato uno sportello informativo presso il quale, telefonando al numero 06.4881891, i cittadini possono trovare risposta ai quesiti generali che riguardano le modalità di rimborso. Per le domande più specifiche è possibile rivolgersi alla sede di Cosenza, disponibile dalle 16 alle 18 dal lunedì al venerdì ai numeri: 0984.014311 e 0984.014314.

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