Vespa del castagno, il cinipide galligeno

vespa del castagno
La femmina durante l’ovodeposizione. Foto da regione.piemonte.it

La chiamano vespa del castagno, cinipide galligeno o mosca cinese del castagno, il suo nome scientifico è Dryocosmus kupriphuilus Yasumatsu, Hymenoptera Cynipidae ed è considerato uno degli insetti più dannosi per il castagno

Il cinipide galligeno del castagno si presenta come una piccola vespa, lunga appena 2,5 – 3 mm (antenne escluse) e di colore nero. Questa vespa è innocua per l’uomo e per gli animali ma è considerata dannosissima per il castagno tanto da richiedere trattamenti obbligatori.

Ciclo di sviluppo del cinipide galligeno

Questa temibile avversità per il castagno “semina danni” nel corso dell’estate, autunno e inverno.

Gli adulti del cinipide compaiono nel corso dell’estate. A partire da luglio, le femmine si riproducono per partenogenesi telitoca, cioè senza bisogno dell’accoppiamento con i maschi: depongono le uova nelle gemme del castagno, dalle uova fuoriescono le larve che si sviluppano in tempi molto lenti, nel corso dell’estate, dell’autunno, e dell’inverno successivo. Lo sviluppo delle larve della vespa del castagno avviene all’interno dei tessuti vegetali delle gemme.

I limiti, in questo contesto, sono due:

  • Le uova non sono visibili a occhio nudo.
  • Per tutto il tempo di sviluppo delle larve, dall’esterno, non si notano i sintomi dell’infestazione.

E’ per questi motivi che è difficile agire prontamente ed è importante attuare un piano di prevenzione al cinipide galligeno.

Dato che le larve del cinipide del castagno si sono sviluppate nelle gemme, al momento della riprese vegetativa, durante la primavera, si assiste a un rapido sviluppo delle larve che porta alla formazione della nuova generazione del parassita mentre per le piante diventerà evidente la presenza del parassita. Sui castagni colpiti dalla vespa nera si nota, in primavera, la presenza delle vistose galle.

Che cosa sono le galle?

Si tratta di vistosi ingrossamenti tondeggianti che hanno forme e dimensioni variabili. Le galle presentano una superficie liscia e lucida, in un primo momento di colore verde chiaro mentre in seguito diventano rossastre.

larve vespa nera
Nella foto, le larve del Cinipide galligeno in una sezione di galla.

La formazione delle galle di solito determina un arresto dello sviluppo delle gemme: i castagni colpiti dalla vespa nera danno vita foglie di dimensioni ridotte e deformate. Dalle galle, dopo che le larve si sono trasformate in pupe (da metà maggio a fine luglio) fuoriescono le nuove femmine che sono attivissime nei periodi estivi. Le femmine fuoriuscite dalle galle vanno a deporre uova in altre gemme e ricominciano il ciclo di vita.

  • Come è arrivata la vespa del castagno in Italia?

La vespa del castagno cinipide galligeno è un imenottero originario della Cina che infesta esclusivamente i castagni, è diffuso in Asia e negli Stati Uniti ed è stato segnalato per la prima volta in Corea nel 1963. In Italia le prime infestazioni e segnalazioni risalgono solo al 2002, in Piemonte. 

Si suppone che importazioni di alberi infestati dalla Cina abbiano consentito l’innesco di diversi focolai a partire da alcune zone a sud di Cuneo. La vespa del castagno è arrivata in Europa proprio attraverso l’Italia. Successivamente è stato questo parassita è stato segnalato anche in Campania, Lazio, Emilia Romagna, Toscana e in altre aree castanicole italiane.

Vespa cinese del castagno, sintomi

Come premesso, i sintomi del parassita cinipide galligeno sono visibili quando ormai è troppo tardi. In primis si nota lo sviluppo delle galle. Le galle ostacolano lo sviluppo dei germogli e dei fiori determinando un consistente calo della produzione di castagne e, indirettamente, anche di miele. Si può dire che il cinipide della castagna danneggia anche l’apicoltura!

  • Come riconoscere una pianta colpita dal cinipide galligeno?

Il castagno colpito dalla vespa nera cinese si presenta con un ridotto sviluppo vegetativo, con un deperimento dei rametti nuovi e, in caso di forte infestazione, si evidenzia anche il diradamento della chioma con un successivo forte deperimento generale della pianta. Le castagne che arrivano a formarsi e il legame non sono colpiti dall’infestazione, infatti la mosca nera del castagno diminuisce solo la quantità delle castagne prodotto e la pezzatura, tuttavia le castagne che si formeranno sono edibili (buone da mangiare o da vendere).

Lotta alla vespa cinese del castagno

La lotta alla vespa del castagno è efficace quando si impedisce a priori la diffusione dell’insetto. La prevenzione è il modo migliore per eliminare la vespa cinese del castagno, infatti il miglior rimedio consiste proprio nella lotta biologica, tuttavia, per completezza vi parleremo anche della lotta chimica e del rimedio più facile da attuare, il controllo meccanico.

  • Eliminare la vespa del castagno – lotta chimica e altri rimedi

La lotta alla vespa cinese del castagno può essere eseguita con mezzi naturali (lotta biologica) o con mezzi chimici (lotta chimica). I trattamenti contro la mosca cinese del castagno a base di insetticidi sono risultati poco efficace: le larve, le uova e le pupe si sviluppano nelle galle, così come mostrato dalle foto, questi stadi del parassita non sono facilmente attaccabili da mezzi chimici.

cirripide galligeno
Nella foto, lo stadio di pupa in una sezione della galla

Cosa fare per eliminare il cinipide galligeno?
Una delle principali modalità di diffusione dell’imenottero parassita del castagno è il materiale di propagazione: consigliamo un’accurata sorveglianza delle piantine di castagno messe a dimora così da impedire un ulteriore diffusione di questa vespa.  Non spostate le piantine di castagno al di fuori delle zone infestate.

Annualmente, la vespa del castagno si diffonde ampliando la sua zona d’azione di 10 – 20 km. Per segnalare la presenza di infestazioni dovete contattare il Servizio Fitosanitario della vostra regione di residenza.

In sintesi, le azioni possibili per la lotta alla vespa del castagno prevedono principalmente rimedi meccanici quali:

  1. Sorveglianza dei castagneti nei mesi compresi indicativamente da metà maggio a metà giugno, al fine di una tempestiva individuazione delle galle.
  2. Raccolta delle galle attraverso interventi meccanici di potatura primaverile prima dello sfarfallamento delle femmine (indicativamente entro la metà di giugno) tesi alla successiva distruzione delle galle raccolte.

Lotta biolocica con il Torymus sinensis

I risultati più promettenti sono quelli raccolti mediante la lotta biologica coordinaa sul territorio nazionale mediante lanci dell’antagonista naturale del cinipide. L’antagonista naturale è un insetto parassitoide, il Torymus sinensis Kamijioanche questo insetto è originario della Cina e importato appositamente in Italia seguendo l’esempio del giappone.

lotta biologica cinipide torymus sinensis
Nella foto, la prima fase della lotta biologica con torymus sinensis. Foto della GreenWoodService

Il Torymus sinensis depone le uova all’interno delle galle formate dai cinipidi. Alla nascita delle larve di Torymus sinensis, queste, si nutrono delle larve del parassita del castagno riducendone la popolazione. Il Torymus sinensis è innocuo per i castagni.

  • Dove acquistare torymus sinensis?

L’azienda GreenWoodService S.r.l. commercializza il Torymus sinensis con rilasci singoli o multipli. Acquistando il kit di torymus sinensis per il rilascio singolo si avranno a disposizione 120 femmine e 70 maschi che garantiscono una resa minima di 100 femmine e 50 maschi di Torymus sinensis. Con il rilascio singolo si ottiene l’insediamento del parassitoide protagonista della lotta biologica del cinipide, cioè la colonizzazione del castagneto da parte dei primi individui che prendono dimora e iniziano a riprodursi.

Non tutte le aziende forniscono la vendita del Torymus sinensis a privati. Vi consigliamo di contattare le Associazioni castanicole che hanno curato l’organizzazione, il prelievo e la distribuzione di un numero considerevole di lanci del Torymus sinensis. Le Associazioni castanicole hanno condotta 500 lanci nel 2013 e 1000 lanci nel 2014.

La diffusione della vespa del castagno

Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha registrato i lanci del parassitoide Torymus sinensis per monitorare la lotta biologica al parassita del castagno. In particolare, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha registrato, solo nell’anno del 2014, diversi lanci del parassitoide che dovrebbero portare nelle stagioni di raccolta del 2015, 2016, 2017 e 2018, dei sostanziali miglioramenti con contenimento del cinipide galligeno su tutto il territorio nazionali. Escludendo i già citati lanci da parte delle Associazioni castanicole, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha registrato diversi lanci di Torymus sinensis nelle regioni più colpite d’Italia:

  • 12 lanci in Val d’Aosta
  • 60 lancia in Piemonte
  • 60 lancia in Lombardia
  • 18 in Trentino Alto Adige
  • 24 lanci in Veneto
  • 56 lanci in Emilia Romagna
  • 56 lanci in Liguria
  • 118 lanci in Toscana
  • 40 lanci nelle marche
  • 30 lanci in Umbria
  • 116 lanci nel Lazio
  • 46 lanci in Abruzzo
  • 184 lanci in Campania
  • 40 lanci in Basilicata
  • 116 lanci in Calabria
  • 20 lanci in Sicilia

Tutte le foto, dove non indicato diversamente, sono tratte dalla sezione di Entomologia del dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna.

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