Cimitero di uccelli, specie protette nei ristoranti italiani

I funzionari del confine rumeno hanno scoperto un carico sospetto: un camion trasportava i cadaveri di oltre 10.000 uccellini, tutti fucilati. Si tratta di una specie protetta, i cardellini. Il camion era diretto nel Nord Italia dove il commercio illegale di uccelli canori (cardellini) è un settore in grande espansione.

Tra i 10.000 corpicini sono state osservate più di 10 tipi di uccelli canori selvatici; il cardellino è una specie protetta in tutta Europa ma, come mostrò un servizio di Striscia La Notizia, i ristoratori non si fanno scrupolo ed acquistano gli uccelli per inserirli nei propri menu, oppure, addirittura finanziano battute di caccia o l’allestimento di trappole nelle zone boschive.

Secondo i rapporti, probabilmente il carico era diretto ai ristoranti del Nord Italia, gli uccelli canori sono considerati una prelibatezza da alcuni chef gourmet italiani. Il commercio di allodole, cardellini e altre specie protette, rappresenta un business multimilionario in Italia, un business che ogni anno, costa la vita di centinaia di migliaia di uccellini canori.

E’ vero che si tratta di una specie protette ma sottolineano i cacciatori che nessun uccello “prelibato” è nella Lista Rossa ICUN, quindi nessuna specie saporita (allodola euroasiatica, Calandra, Cardellini europei, cesene, tordi torela, ballerine…) è in via di estinzione. L’autista del camion è stato arrestato e dovrà scontare 10 mesi di reclusione. In una lettera dell'”Huffington Post” si legge:

La PETA applaude ai funzionari ungheresi per la loro azione tempestiva circa la scoperta di migliaia di uccelli crudelmente uccisi e con il fermo del camion ai confini del paese, camion destinato probabilmente ai ristoranti italiani. I consumatori devono essere avvisati che tali “Delizie” hanno un prezzo elevato: non solo gli uccellini pagano con la vita, ma spesso la morte non sopraggiunge immediatamente. Molti uccellini vengono catturati vivi e la morte sopraggiunge con estrema lentezza, dolore e spavento. Imploriamo l’Italia e gli altri paesi in cui i cittadini sparano agli uccelli migratori, di prendere esempio dall’Ungheria ed intensificare i controlli così da fermare i ristoranti che servono uccelli uccisi crudelmente e spesso illegalmente.

Nel 2008 il commercio illegale di uccelli selvatici è stato portato all’attenzione degli enti pubblici europei, enti responsabili del commercio di specie selvatiche e, secondo una ricerca pubblicata su “Traffic.org“, sono centinaia di migliaia gli uccelli che vengono uccisi illegalmente ed esportati per un movimento che conta oltre 10 milioni di euro all’anno (esattamente 13.530.000 dollari).

La gran parte degli uccelli cacciati illegalmente in Europa sono uccelli canori come fringuelli, capinere, zigoli, cardellini… Questo business è piuttosto nuovo, le origini risalgono al 2003 quando due società di Turismo Venatorio, sono state punite dalla giustizia italiana per aver contribuito a contrabbandare oltre due milioni di uccelli nel nostro bel Paese.

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy