Alexis, apre il primo ospizio per animali anziani

La protagonista di questa storia si chiama Alexis Fleming, ha aperto per la prima volta in Scozia un ospizio dove gli animali possono vivere serenamente i loro ultimi giorni di vita.

Primo ospizio per animali, la bellissima idea di Alexis

Quando il suo cane Maggie è morto improvvisamente senza di lei al suo fianco, Alexis Fleming è rimasta devastata dal dolore. Ma col passare del tempo, si è resa conto che la sua cagnolina, sebbene fosse morta senza che lei fosse lì, è stata amata e accudita fino al suo ultimo respiro.

Alexis sapeva che non era così per molti animali e che ce n’erano molti che dovevano morire da soli. La morte di Maggie le ha dato l’ispirazione per avviare il primo Animal Hospice della Scozia. Il Maggie Fleming Animal Hospice è stato aperto nel 2016 e da allora continua ad accogliere tanti animali anziani.

“La morte è il grande unificatore: combattiamo per la vita, ci confortiamo nella gentilezza e tutti vogliamo che qualcuno ci tenga mentre espiriamo. È lo stesso per gli animali. Hanno bisogno di amore e conforto, eppure, quando prendiamo i nostri animali domestici, tendiamo a non pensare a cosa ci aspetta”.

Alexis ha aperto l’ospizio per offrire amore e conforto agli animali abbandonati. Alcuni hanno vissuto tutta una vita in canile senza ricevere l’amore che meritavano. Qualche mese fa un tweet di una statunitense, Jessi Dietrich, è diventato virale. La donna ha fornito alcune informazioni su ciò che prova un animale nei suoi ultimi momenti.

Jessi ha twittato: “Ho chiesto al mio veterinario quale fosse la parte più difficile del suo lavoro e ha detto che quando deve sopprimere un animale, il 90% dei proprietari in realtà non vuole essere nella stanza quando gli fa l’iniezione”. Ed ha aggiunto: “Quindi gli ultimi momenti dell’animale sono di solito loro che cercano freneticamente i loro proprietari e questo mi ha spezzato il cuore”.

L’idea di Alexis è stata proprio questa: prendersi cura di quei animali che vengono abbandonati proprio nei loro ultimi giorni di vita. In alcuni casi, sono stati scaricati dai loro proprietari perché non volevano prendersi più cura di loro.

Ha accolto il suo primo cane malato terminale prima ancora di aprire l’ospizio. L’aveva conosciuto attraverso un ente di beneficenza chiamato Pounds for Poundies, che aiuta a raccogliere fondi per salvare i cani dall’eutanasia.

Alexis ha detto: “Sento spesso di cani che sono stati abbandonati per strada quando – e spesso perché – sono malati terminali”. È così che ha incontrato Osha, un mastino che era stato abbandonato perché aveva il cancro, più o meno nello stesso periodo in cui la sua Maggie è morta. L’ha accolta in casa per darle tutte le cure di fine vita che aveva bisogno “perché non potevo lasciarla morire da sola”. Aveva solo sei mesi di vita secondo i veterinari. Grazie alle sue cure, ha vissuto nove mesi di amore, attenzione e, soprattutto, cibo, “la sua cosa preferita“.

Inizialmente Alexis ha fondato l’ospizio a Moray, dove viveva con il suo compagno Adam. In seguito si sono trasferiti vicino a Kircudbright dove avevano abbastanza terra per costruire un ospizio appositamente grande. Come sempre, il problema erano i fondi, ed è qui che il pubblico è intervenuto e ha contribuito a raccogliere i soldi necessari per l’edificio. La donna tutt’oggi continua la sua battaglia per far sì che più animali possibili possano spegnersi serenamente.

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