Ambiente minacciato da mascherine e guanti

mascherine inquinamentoDal futuro green alle rinnovabili, il pianeta soccombe tra mascherine e rifiuti medici

Se da una parte l’Unione Europea sta mettendo al bando la plastica monouso -non senza polemiche- dall’altra nuove forme d’inquinamento stanno seriamente minacciando il pianeta.

E’ quanto emerge da uno studio dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), intitolato “Impatti del Covid-19 sulla plastica monouso nell’ambiente europeo”. L’Aea ha analizzato quello che sta provocando la pandemia e l’uso di prodotti di plastica monouso che ne derivano. Dall’effetto della produzione sulle emissioni di gas serra ai rifiuti.

L’aumento della produzione e del consumo di maschere e guanti, nonché quella degli imballaggi hanno fatto registrare un aumento delle emissioni gas serra. Lo stesso per quanto riguarda le tonnellate di rifiuti  che rappresentano una minaccia per i già delicati ecosistemi e gli animali selvatici.

Mascherine rifiuti tossici

In base ai dati, si stima che circa 170.000 tonnellate aggiuntive di maschere facciali sono state importate giornalmente nell’Ue durante il periodo di pandemia e di lockdown.

Anche la produzione degli imballaggi in plastica dopo un primo calo è ripresa nell’ottobre 2020 i servizi di  take-away e le consegne. Questo ha portato ad un aumento dell’uso di contenitori per alimenti in plastica monouso. Tuttavia, gli stessi blocchi.

L’Aea ha pertanto indicato la necessita di sostenere maggiormente la ricerca su materiali alternativi e design dei prodotti, nonché ha suggerito di individuare nuove strategie per ridurre i rifiuti, valutando ad esempio tecniche di sanificazione di strumenti medici, la necessità di migliorare il riciclaggio e di sostenere forme di economia circolare.

Pericolo microfibre

Uno studio intitolato “The release process of microfibers: from surgical face masks into the marine environment”, pubblicato sulla rivista Environmental Advances, condotto da un team di chimici del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra ha denunciato il quantitativo di rifiuti prodotto dalle mascherine.

Secondo la ricerca dell’università Milano-Bicocca ogni mese vengono gettate 129 miliardi di mascherine par a 3 milioni di mascherine al minuto.

Lo studio ha evidenziato che ogni mascherina rilascia fino a 173 microfibre al giorno. Lo studio ha analizzato gli effetti del meccanismo di degradazione foto-ossidativa delle fibre di polipropilene, arrivando ad alcuni dati riguardanti la cessione di microplastiche. Nel processo di degradazione provocato da agenti atmosferici arriva il rilascio di microfibre.

Secondo i ricercatori, una singola mascherina chirurgica esposta alla luce UV-A per 180 ore arriva a rilasciare centinaia di migliaia di particelle di poche decine di micron di diametro.

Impatto mascherine sull’ambiente

Gli effetti sull’ambiente e nel mare sono ancora da determinare. Tuttavia i ricercatori hanno ricordato i risultati ottenuti per altre tipologie di microplastiche e le conseguenze nella catena alimentare (dal pesce alle nostre tavole) ma anche i rischi per gli animali e pesci che possono inghiottire mascherine o guanti.

Quello che è stato sottolineato è che una mascherina ha una durata di 450 anni. Rivelandosi “una bomba ad orologeria, come denunciato dal dottor Bruno Zucca, in un articolo pubblicato su GeneriamoSalute.
In base ai dati e alle statistiche, prima della pandemia venivano disperse in mare 8 milioni di tonnellate di plastica; cifra che può aumentare in maniera esponenziale con i rifiuti di mascherine.

Per i ricercatori è pertanto fondamentale sensibilizzare la società sugli effetti devastanti e i pericoli prodotti dalle mascherine gettate a terra. L’allare è stato lanciato anche dal Wwf Italia nel rapporto intitolato “La lotta al Covid frena quella all’inquinamento da plastica”.

Aspetto che vanifica in parte le misure e le direttive UE sull’uso della plastica: dalla Plastic Tax, al divieto plastica monouso con lo scopo di ridurre l’usa e getta. L’associazione ambientalista ha denunciato che la dispersione di mascherine e guanti ha aggravato l’inquinamento negli oceani ed ecosistemi.

I biologi hanno già individuato pesci, tartarughe, mammiferi marini ma anche uccelli rimasti vittime delle mascherine. A questo si aggiunge l’inquinamento generato dalle microfibre che rilasciano sostanze chimiche e tossiche pericolose per la salute dell’uomo e gli ecosistemi.

 

Impostazioni privacy