Arriva il Bonus animali domestici fino a 550 euro: a chi spetta e come richiederlo

In base alla recente Legge di Bilancio, è stato integrato il Bonus animali domestici. Questa è un’agevolazione rivolta a tutti i possessori di animali domestici ma ci sono alcuni requisiti da rispettare. Vediamo insieme quali:

Bonus animali domestici, in cosa consiste?

Il Bonus animali domestici consiste in uno sconto fiscale pari al 19% in base alle spese sostenute nell’anno precedente alla dichiarazione dei redditi fino ad una spesa massima di 550 euro. Si tratta di un vantaggio economico per chi possiede un animale domestico e che sostiene le spese veterinarie e sanitarie, in questo modo si riduce l’abbandono degli animali e si incentiva il cittadino ad adottare.

Le categorie di spesa sanitaria che permettono di ricevere un’agevolazione fiscale sono: le visite mediche e le terapie veterinarie, i medicinali prescritti dal veterinario, le analisi di laboratorio e gli interventi chirurgici. Chiunque possiede un animale sa benissimo che questo genere di interventi richiedono delle spese molto alte ed è per questo motivo che rientrano nelle spese agevolabili.

Come richiederlo?

Non sono previsti limiti di ISEE per richiedere il bonus, si può presentare la domanda online sul sito dell’Agenzia delle Entrate nell’area dedicata e compilare l’apposito modulo. Attenzione però: per richiederlo è necessario essere in possesso della tutela legale dell’animale che deve essere registrato all’anagrafe ed avere il microchip. La detrazione va inserita durante la compilazione del modello 730 nella sezione “Altre spese” dove bisogna specificare tutte le spese veterinarie affrontate.

Può richiederlo chi è in possesso di:

  • Residenza in Italia,
  • Certificato di proprietà dell’animale,
  • Iscrizione all’anagrafe e inserimento del microchip,
  • Fattura che ne provi l’acquisto.

Non è possibile richiedere il bonus se non si raggiunge la cifra di 129,11 euro. Va ricordato che per poter ottenere la detrazione, i pagamenti delle spese veterinarie devono essere tracciabili. Quindi, pagamenti con carta di credito, bonifici e transazioni con assegno circolare. Non vengono accettati i pagamenti in contanti. In alternativa, si può presentare la fattura o lo scontrino insieme al codice fiscale del richiedente.

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