Bonus casa 2023, quali sono quelli prorogati? Ecco tutte le novità

Nel 2023 alcune misure sul bonus casa verranno eliminate mentre altre saranno ancora in vigore, vediamo insieme quali agevolazioni sono state prorogate.

Bonus casa 2023, quali sono quelli prorogati? Ecco tutte le novità

Alcuni bonus casa saranno disponibili anche nel nuovo anno, mentre altri scadranno il 31 dicembre del 2022. Quelli confermati per il 2023 sono:

Il bonus ristrutturazioni edilizie con una detrazione del 50% per supportare la ristrutturazione degli edifici già esistenti.

L’Ecobonus con una detrazione fino al 65% per tutti i lavori di efficientamento energetico degli edifici.

Bonus mobili e grandi elettrodomestici, una detrazione fiscale pari al 50% che serve a sostenere le spese per l’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici di ultima generazione ed a basso impatto ambientale.

Sarà ancora valido il Sismabonus con una detrazione del 75% per migliorare di due classi sismiche l’edificio. Il bonus verde con detrazione del 36 % per migliorare l’aspetto dei giardini, ed infine, il bonus facciate che è stato confermato anche nel 2023 ma con una riduzione della percentuale (dal 90% al 60%) a meno che i lavori sono già iniziati e sia stata presentata la Cilas prima del 31 dicembre del 2022. Questa misura resta solo per la prima casa e il reddito del proprietà non deve superare i 15mila euro.

Il bonus case resta al 110% fino al 31 marzo del 2023 per le case singole per le quali siano stati completati il 30% degli interventi entro il 30 settembre scorso.

Superbonus 110%, cosa succede a chi rilascia falsi attestati?

In questi casi si va incontro a sanzioni. Il Superbonus rimane tra le agevolazioni più redditizie. Per poter usufruirne bisogna essere in possesso di alcuni requisiti che vanno documentati. Se le dichiarazioni risultano false, si va incontro a pesanti sanzioni che sono previste nel decreto Rilancio.

Per ottenere il 110% è bisogna presentare vari documenti, tra questi l’Ape (Attestato di Prestazione Energetica) e il visto di conformità. L’Agenzia delle Entrate e il Ministero per lo Sviluppo Economico sono a lavoro per controllare i dati contenuti nei documenti e la loro veridicità. Oltre alle sanzioni, in caso di dichiarazioni false, si può andare incontro a conseguenze penali.

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