Calippo e il fratellino morto furono abbandonati: coppia condannata a 5 mesi di carcere

Giustizia è servita per Calippo e il suo fratellino. Era il dicembre del 2017 quando, nella periferia di Faenza, quando una passante trovò due cuccioli abbandonati in terribili condizioni. Uno è sopravvissuto ed è stato rinominato – appunto – Calippo, mentre il fratellino purtroppo era già senza vita al momento del ritrovamento.

I responsabili di quell’abbandono, moglie e marito, sono stati oggi condannati a cinque mesi e 15 giorni di carcere, e al pagamento di 2.500 euro come risarcimento. Al momento del ritrovamento uno era già morto mentre l’altro, ribattezzato Calippo, è sopravvissuto ed è diventato uno dei simboli della lotto agli abbandoni.

Una sentenza arrivata dopo un lungo processo partito con una denuncia da parte di Enpa e Gaia, alle quali si sono unite altre associazioni animaliste. A trovare Calippo e il fratellino fu una veterinaria che stava passeggiando nella periferia della località della provincia di Ravenna.

La donna notò nei pressi di una canalina di scolo una cassetta molto simile a quella utilizzata per vendere frutta e verdura. All’interno ha trovato due cuccioli di pochi mesi, uno dei quali ormai morto probabilmente a causa del grande freddo di quei giorni.

Calippo era ancora vivo ma le sue condizioni erano molto gravi. Fortunatamente i veterinari riuscirono a stabilizzarlo in tempo salvandogli la vita. A distanza di molti anni da quel terribile abbandono, grazie anche a Enpa, il cucciolo ha trovato una famiglia amorevole che lo ha accolto. E la condanna dei responsabili del suo abbandono è stata la ciliegina sulla torta.

Le indagini sul triste abbandono di Calippo e del fratellino

Maria Teresa Ravaioli, presidente di Enpa Faenza ha espresso tutta la sua soddisfazione per la serietà delle indagini e la successiva condanna: “Normalmente questi reati vengono archiviati e non trovano seguito, dunque si tratta di un monito e un passo avanti importante. Abbiamo seguito la vicenda giudiziaria di Calippo fin dall’inizio. Enpa si è costituita parte civile tramite l’avvocato Enpa Claudia Ricci e l’avvocato Barbara Liverani di Rete Legale Enpa a Ravenna”.

Le indagini sono andate a buon fine anche grazie alla segnalazione di una donna che ha riconosciuto Calippo sul profilo Facebook di Enpa Faenza, che ha spiegato di aver già visto quel cucciolo nel cortile della casa adiacente. I Carabinieri hanno quindi verificato la sua dichiarazione e hanno potuto risalire ai responsabili dell’abbandono.

Nonostante questa volta i colpevoli sono stati puniti, l’Enpa si sta battendo per avere pene più severe: “Per noi non ci sarà mai giustizia per casi come questi poiché le sofferenze causate agli animali non potranno mai essere cancellate né ripagate. Cerchiamo di guardare il lato positivo di questa vicenda: Calippo, dopo un percorso riabilitativo curato da noi, ha trovato una famiglia adottiva che oggi si prende cura di lui e gli garantisce una vita serena” ha concluso Ravaioli.

 

 

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