Coperte vecchie per gli animali nei canili: l’appello della Lega dei cani

Vari rifugi gestiti dalla Lega nazionale per la difesa del cane hanno bisogno di coperte vecchie per proteggerli dal freddo invernale. La Lega ha lanciato un appello: “Chiediamo anche ad alberghi e bed&breakfast che devono liberarsi di coperte usurate: tutte le nostre cure non fanno di un canile una casa piena di amore e calore“.

Coperte vecchie per proteggere gli animali nei canili dal freddo invernale: l’appello della Lega nazionale per la difesa del cane

Gli ospiti a quattro zampe nei canili e nei gattili hanno urgente bisogno di coperte per affrontare il gelo dell’inverno. La Lega Nazionale per la Difesa del Cane che ha sede a Milano, gestisce ben 17 rifugi nelle regioni italiane. Purtroppo il gelo è in tutta Italia e per questo motivo è stato lanciato l’appello:

“Il calore è la cosa di cui più si sente la mancanza in un rifugio durante l’inverno, quando freddo, pioggia e neve imperversano ogni giorno. Per questo motivo, chiedo a tutte le persone sensibili di portare le loro vecchie coperte al rifugio della loro città o a quello più vicino”, ha affermato Piera Rosati, presidente di LNDC Animal Protection.

È un piccolo gesto ma davvero importante, potrebbe essere compiuto da tutte le strutture ricettive come alberghi, bed & breakfast e case vacanze, quando devono sostituire le coperte e le trapunte nelle stanze.

Piera Rosati ha spiegato:

“Il nostro invito è rivolto anche a loro. In questo modo si può dare un aiuto concreto alle tante creature che vivono in un freddo box in attesa della giusta adozione”.

Anche se i volontari della LNDC si impegnano ogni giorno per garantire agli animali una sistemazione più confortevole possibile, la vita in un canile di certo non può essere paragonata a quella che un animale potrebbe condurre in una vera e propria casa “dove riceverebbero l’amore e il calore di una famiglia tutta per loro”.

Sicuramente una coperta non è sufficiente per rendere felice un cane o un gatto in attesa di adozione ma può essere utile. La speranza di tutti, specialmente dei volontari, è quella che con una visita in rifugio per donare qualche vecchia coperta, possa far nascere un legame con gli ospiti dei rifugi e chissà se qualcuno sarà fortunato e uscirà per sempre da quella condizione.

La nostra priorità è quella di trovare una famiglia per ciascuno degli animali abbandonati ospiti dei nostri rifugi. Le adozioni non cambiano solo le vite dei cani e dei gatti, ma anche quelle di noi volontari, regalandoci un sorriso, un conforto e un sostegno nelle giornate amare“, conclude Piera Rosati.

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