Dall’11 marzo 2013 stop ai prodotti testati su animali

test-animali
Ecco la notizia che stavamo aspettando da tempo! Dall’11 marzo scatta il divieto assoluto di vendere o importare prodotti o ingredienti cosmetici ancora testati sugli animali e dall’11 di luglio saranno obbligatorie nuove etichette per garantire la sicurezza dei consumatori e nuovi paletti contro gli spot pubblicitari ingannevoli.

L’ha deciso l’Europa con un Regolamento del 2009 (EC n.1223) che vieta i test sugli animali ma ammette una deroga per alcuni esperimenti che scade, appunto, fra meno di due mesi. “Si tratta dei test di ‘tossicita’ ad uso ripetuto, riproduttiva e tossicocinetica che si effettuano nei casi di nuovi ingredienti la cui sicurezza nel lungo termine non è ancora nota. La deroga era stata decisa perchè non erano stati individuati metodi alternativi all’uso di animali dal Centro europeo per la convalida di metodi alternativi, Ecvam”, spiega Stefano Dorato, Direttore relazioni scientifiche e normative Unipro, l’associazione italiana delle industrie cosmetiche.

Il veto dell’11 marzo, tanto atteso dalle associazioni di animalisti di tutto il mondo e interpretato dalle industrie produttrici come una pietra tombale che si abbatterà sull’innovazione e la ricerca di nuovi ingredienti, sembra che non subirà ulteriori slittamenti, ha assicurato più volte il nuovo commissario alla Salute, Tonio Borg. Il divieto non è il solo cambiamento atteso.

A partire dall’11 luglio, infatti, la presenza di nanomateriali, ingredienti di dimensioni inferiori a 100 nm usati in pigmenti, emulsioni e prodotti solari, dovrà essere chiaramente indicata nella lista degli ingredienti riportata sulle etichette con affianco la dicitura ‘[NANO]’. “Questo per consentire una scelta informata da parte dei consumatori su ingredienti ancora in discussione da parte dei diversi comitati scientifici europei per la definizione e la valutazione della loro sicurezza. Già a partire da questa settimana le aziende produttrici che usano nanomateriali nelle loro formule hanno l’obbligo di notificarlo alla Commissione europea” precisa Stefano Dorato.

Ancora da luglio la data di durata minima dei prodotti sarà accompagnata dal simbolo di una clessidra e sarà obbligatoria la tracciabilità della filiera produttiva e distributiva di ogni prodotto, come già avviene nel campo alimentare e farmaceutico. Sempre dall’11 luglio l’articolo 20 del Regolamento cosmetici impone che le pubblicità dei cosmetici stampate sulle etichette, sui giornali, veicolate nel web e gli spot televisivi dovranno corrispondere a 6 ‘criteri comuni’ fissati dalla Commissione europea: conformità alla legge, prove di supporto, veridicità, onestà, equità, scelta informata. Finalmente una conquista pro animalista

Impostazioni privacy