Il piccolo Ragù sbranato da un PitBull fuori controllo: “Non riusciamo a smettere di piangere”

ragù cagnolino pitbullQuesto piccolo cane di nome Ragù aveva tantissimi amici umani nel Porto-Saragozza di Bologna. Con il suo bel musetto aveva conquistato un po’ tutti ed è anche per questo che la sua terribile morte ha scosso tante persone.

Il cagnolino infatti è stato vittima della non curanza del proprietario di un PitBull, che non ha saputo gestire l’impeto del suo quattrozampe permettendogli di azzannare il povero Ragù.

A rendergli omaggio e a raccontare la sua storia è stata una donna di nome Luisa Catalano: “Sei stato una piccola meteora che ha rivoluzionato, per soli due mesi – davvero troppo pochi – la vita della splendida famiglia che ti aveva adottato. Li hai sommersi di felicità. E tu, cucciolino di appena 5 mesi, avevi finalmente trovato dei cuori che battevano per te. Che ti avevano fortemente voluto, proprio te, randagino siciliano abbandonato nelle campagne. Che ti adoravano”.

Purtroppo durante una passeggiata, la vita del piccolo Ragù è stata stroncata: “Morire così, a pochi metri da casa, in Via Andrea Costa, di ritorno da una splendida passeggiata, é davvero inaccettabile . Siamo nelle immediate vicinanze di Via Audinot: una signora apre un cancello e viene fuori un cane grigio (mi dicono un Pit Bull o un Amstaff) che ti attacca, uccidendoti in pochi istanti. Spero siano stati veramente dei secondi. Che il tuo cuoricino abbia smesso di battere nel più breve tempo possibile. Siamo sgomenti. Senza altre parole. Non riusciamo a smettere di piangere. Ciao Ragù, perdonaci, se puoi” ha concluso Luisa.

Ragù vittima della negligenza del proprietario di un cane di grossa taglia

Purtroppo in questi casi risulta molto facile incolpare l’animale che lo attaccato e non il suo proprietario che – pur sapendo di possedere un cane di grossa taglia – non ha saputo interpretare il suo comportamento e gestirlo di conseguenza.

A dire il vero nel gruppo Facebook “Sei di Porto-Saragozza se…”, in molti hanno riferito di aver vissuto episodi simili. Una ragazza ha per esempio raccontato che pochi giorni prima il suo cane era stato aggredito in via D’Azeglio, sempre da un PitBull al guinzaglio: “Non sono i cani in se ma i padroni che hanno i cani. Da quelli che lasciano liberi a quelli che al guinzaglio non sanno gestire il proprio cane”.

“Ho un cane anch’io, e in più di un’occasione, portandolo a spasso, è stato aggredito da cani alla molla, finendo d’urgenza al pronto soccorso sotto i ferri! Condanno tutti i proprietari di cani, che non li tengono al guinzaglio o li lasciano incustoditi!” ha raccontato un’altra donna.

E purtroppo ci sono state anche altre vittime; come il povero Camillo, un di 15 anni, ucciso da due Labrador che in qualche modo si erano intrufolati all’interno del cancello e lo avevano attaccato.

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