La scoperta che lascia senza parole, risalgono a 300 milioni di anni fa

Le due specie marine individuate dai ricercatori apparterebbero ad un genere di pesci cartilaginei vissuti circa 300 milioni di anni fa

Nuove specie di Animali acquatici
I paleontologi hanno scoperto due nuove specie marine antichissime nel complesso di grotte più lungo del mondo – tecnologiaeambiente.it

Attraverso una ricerca minuziosa effettuata da esperti su vari fossili di vertebrati marini, sono state scoperte due nuove specie di squali mai individuati in precedenza. Si tratta del Troglocladodus Trimblei e del Glikmanius careforum. I ricercatori sono riusciti a risalire a queste specie dopo aver passato al setaccio oltre 70 specie di pesci cartilaginei durante un inventario delle risorse paleontologiche effettuato su siti delle Mammoth Cave.

I risultati della ricerca

La ricerca che è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista, Parks Stewardship Forum, è stata anche condivisa in tutti i suoi dettagli anche su Facebook da parte del Parco Nazionale di Mammoth Cave. Secondo quanto si apprende dallo studio Sharks in the dark, le due specie apparterebbero ad un genere di pesci cartilaginei probabilmente vissuti tra il Devoniano medio e il Permiano superiore (380-258 milioni di anni fa) in Europa, Nordamerica, Sudamerica, Asia e Groenlandia.

Animali acquatici predatori
Scoperte due nuove specie di animali acquatici in un complesso di grotte – tecnologiaeambiente.it

E’ quasi certo che vivessero nell’ambiente costiero che abbraccia Kentucky e Alabama. La specie Troglocladodus trimblei è stata chiamata in questo modo in onore del sovrintendente del Parco, Barclay Timble, al quale è stato riconosciuto il merito di aver individuato il primo esemplare mentre il nome del secondo squalo, Glikmanius careforum, è dedicato alla Cave Research Foundation (CRF) che ha finanziato e supportato la ricerca medesima.

Per individuare queste specie sono state studiate nel dettaglio alcune fattezze come e alcuni reperti come i resti di mascelle e branchie e i denti fossili. Dall’analisi di questi elementi è stata anche effettuata la proiezione di questi pesci in termini di dimensione. Secondo gli studiosi sarebbero stati lunghi circa 3 – 3,7 metri, più o meno quanto uno squalo oceanico pinna bianca.

Come sono state effettuate le ricerche

Analizzando la morfologia della mascella, si suppone che il Glikmanius careforum potesse avere la testa corta con un morso potente. Un predatore in grado di catturare facilmente pesci ossei e ortoconi simili a calamari. Le ricerche sono state effettuate analizzando il contenuto di 25 grotte presenti nella Mammoth Cave. Proprio questo complesso ospita un sistema di grotte che non ha eguali al mondo, con oltre 685 km di passaggi nei 214 km quadrati che compongono l’intero Parco.

La maggior parte di queste strutture sono state originate dalla dissoluzione di fiumi sotterranei, ruscelli e altri drenaggi risalenti a 340-325 milioni di anni fa. Una vera e propria miniera di fossili di invertebrati come corno, briozoi a ventaglio, brachiopodi, gasteropodi, cefalopodi e altri reperti preziosi che il Parco Nazionale di Mammoth Cave offre ai ricercatori per ricostruire le origini e le dinamiche di sviluppo del patrimonio ittico nel corso dei secoli.

Impostazioni privacy