Londra, elettricità dal sottosuolo con il fatberg

grasso fogna

Immaginate un minatore armato di piccone che in strette grotte cerca di cavare via del carbone. Ora immaginate un uomo armato di pala che spala grasso misto a olio nelle fogne di Londra. Entrambi i lavoratori sudano per il medesimo scopo: produrre energia.

L’uomo nella foto qui in alto è Danny Brackley, è stato intervistato dalla BBC per il suo particolare lavoro. Danny deve avere uno stomaco di ferro per girare nelle fogne londinesi, nella foto si trova esattamente sotto Leicester Square. Giù, nelle fogne di Londra, ci sono 40 operatori come Danny Brackley, il loro compito è quello di portare fuori del “fatberg, un composto dato da oli e grassi che condensandosi hanno creato una poltiglia piuttosto pastosa.

L’olio e il grasso, accumulati sotto le strade di Londra, costituiscono un tesoro da 130 GWh di elettricità annua. Il cumulo di fatberg sarà bruciato per produrre energia elettrica, la capacità stimata è appunto di 130 GWh annui, di questi, la società idrica londinese ha deciso di acquistarne 75 (GWh) per soddisfare il fabbisogno energetico della rete fognaria e dell’impianto di desalinizzazione che viene impiegato in periodi di siccità o di altre emergenze.

Come ci finiscono gli oli nelle fogne?
La rete fognaria di Londra serve 3,5 milioni di persone, tra queste ristoratori, albergatori e altra utenza indisciplinata che fa defluire oli esausti nelle fogne. I maggiori aggromerati di fatberg si trovano proprio in prossimità di ristoranti. Gl spalatori come Danny Brackley tirano fuori dalle fogne, circa 80.000 blocchi all’anno. Blocchi destinati alla combustione e alla produzione di energia elettrica.

Rob Smith, coordinatore tecnico della Thames Water (la compagnia per la gestione delle risorse idriche), ha precisato che “nelle fognature ci finiscono tantissime cose che dovrebbero essere smaltite diversamente” questi materiali potrebbero finire per intasare le fognature dando del lavoro agli addetti alla manutenzione. La squadra di spalatori, per agevolarsi il lavoro, ha realizzato una sorta di “trappola per il grasso” in grado di coinvogliare tutta la futura energia in precisi punti. Le “trappole” sono state installate in prossimità dei ristoranti!

Le grandi potenzialità dei rifiuti non finiranno mai di stupirmi!

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