Proprietà e benefici delle tisane biologiche

Gli infusi sono foglie di piante o frutti immersi in acqua calda, in modo che le parti della pianta rilascino tutti i sali minerali e le proprietà organolettiche. La tisana invece si differenzia dall’infuso perché può essere fatta con l’utilizzo di diversi tipi di piante ed erbe officinali. Quindi se l’infuso, ad esempio, può contenere le foglie e le radici dell’echinacea, la tisana si può realizzare sia con le parti della pianta dell’echinacea, che con le parti del tarassaco.

I benefici delle tisane biologiche

Fatta questa doverosa precisazione, bisogna altresì dire che le tisane hanno un effetto drenante e sgonfiante e per questo sono molto apprezzate anche nei periodi estivi. In particolare sono in grado di favorire la digestione e purificare l’organismo da tutte le scorie e le tossine dannose. Inoltre stimolano la diuresi poiché consentono ai reni di incrementare la loro attività, eliminando quindi i liquidi in eccesso. Questa attività ha indubbiamente una funzione anticellulite dato l’effetto diuretico delle tisane drenanti. I liquidi infatti si depositano molto spesso negli strati più superficiali della nostra pelle, creando l’antiestetico effetto a buccia d’arancia.

Inoltre sono in grado di alleviare i fastidi premestruali in quanto conferiscono sali minerali e diminuiscono il senso del gonfiore. Grazie al loro potere idratante, sono in grado di combattere le cistiti, anche perché molte piante utilizzate per le tisane hanno un effetto antibatterico per l’intestino e per le vie urinarie. Pensiamo ad esempio alle tisane a base di mirtilli e di uva ursina, frutti che hanno un notevole effetto curativo contro le cistiti.

Allo stesso modo alcune tisane possono svolgere un effetto di protezione delle vie aeree, come le tisane e gli infusi a freddo con ribes nero ed echinacea. Si tratta di infusi a freddo, realizzati con sostanze 100% naturali e senza zuccheri.

Ma cosa si intende per tisana biologica?

Non sempre le tisane e gli infusi sono realizzati con erbe, radici, foglie o frutti derivanti da agricoltura biologica: molto spesso infatti le parti utilizzate per la realizzazione di queste bevande fortemente idratanti vengono prese dall’agricoltura intensiva, che si serve anche di fitofarmaci e fertilizzanti. Purtroppo si tratta di sostanze nocive per il corpo umano che, in particolari casi, possono agire anche come interferenti endocrini. Benché la lavorazione del prodotto dovrebbe eliminarle, i residui del loro utilizzo sono purtroppo una costante.

Poche aziende invece decidono di lavorare proprio sulla qualità dei prodotti, utilizzando parti della pianta ottenuta mediante la sola agricoltura biologica. Questo è possibile quando l’azienda produttrice è attenta alla qualità del prodotto finito e alla soddisfazione del cliente, oltre che per un fatto di coerenza. Infatti le tisane biologiche a base di anice e finocchio hanno proprietà diuretiche e sgonfianti e dovrebbero dunque fare bene all’intestino. Ma cosa accadrebbe se, anziché utilizzare delle piante ottenute da agricoltura biologica, si decidesse di utilizzare delle piante ottenute con il metodo intensivo e quindi con fitofarmaci e fertilizzanti? La risposta è sicuramente che l’effetto digestivo potrebbe essere compromesso, in favore di una irritazione intestinale. La scelta dunque di servirsi di piante da agricoltura biologica è un segno distintivo della qualità dell’azienda.

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