Termovalorizzatori e discariche, si ammala di più chi risiede nelle aree limitrofe

Gli studi sugli effetti nocivi delle emissioni dei termovalorizzatori sono stati commissionati dalla regione Lazio e dell’Arpa Lazio

Termovalorizzatore Padova
Termovalorizzatori, i rischi connessi alla salute dei residenti – tecnologiaeambiente.it

 

Un nuovo studio epidemiologico del programma regionale Eras, ha confermato quanto si sapeva sui rischi legati ai termavalorizzatori e al rischio di causare serie malattie respiratorie a coloro che vivono nelle zone adiacenti. In particolare sarebbero le donne le più esposte alle emissioni dei termovalorizzatori soprattutto con particolare riferimento alle patologie cardiache e cerebrovascolari.

Nel caso dei siti di raccolta dei rifiuti viene anche amplificato il rischio di sviluppare gravi tumori. Lo studio è stato condotto prendendo ad esempio soprattutto gli impianti presenti nel Lazio. Il primo studio elaborato nel 2013 aveva già rilevato le serie criticità per la salute per i cittadini residenti. Il sondaggio in questione venne finanziato allora dalla Regione Lazio e venne condotto dal Dep (Dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario regionale), in collaborazione con Arpa Lazio.

I risultati degli studi

I termovalorizzatori che sono stati studiati a fondo sono stati quello di San Vittore nel Lazio (attivo dal 2002) e quello di Colleferro, attivo tra il 2002 e il 2018. Lo studio ha condotto un monitoraggio sulla salute di un gruppo di abitanti composto da 47.192 soggetti residenti tra il 1996 e il 2008 in un’area di 7 chilometri dall’impianto di Colleferro, a 5 chilometri da quello di San Vittore.

Il nuovo report, rispetto a quello precedente datato 2013, avrebbe “mostrato un aumento dei rischi di broncopneumopatie croniche ostruttive tra tutti i residenti”. I rischi maggiori registrati nel corso del monitoraggio avrebbero riguardato soprattutto gli individui di sesso femminile anche nelle aree a media esposizione.

Interno impianto termovalorizzatore
I risultati di una ricerca sugli effetti dei termovalorizzatori sulla salute dei residenti – tecnologiaeambiente.it

E’ stato anche registrato un incremento dei ricoveri per disturbi dell’apparato circolatorio soprattutto per quanto concerne patologie cardiache e cerebrovascolari. L’aumento del rischio sarebbe connesso in particolar modo al rilascio nell’aria di alcune sostanze particolarmente nocive per la salute delle persone che vivono nei pressi dei termovalorizzatori, fra i quali anche il particolato, sia grossolano (Pm10) che fine (Pm2,5) e alcuni metalli pesanti come il mercurio o il piombo. E’ stata anche rilevata una concentrazione importante di diossine o benzene.

I dati allarmanti sul rischio tumori

Il dato ancora più allarmante è che questi rischi permangono anche dopo la chiusura degli impianti poiché non cesserebbe in ogni caso l’esposizione cronica agli inquinanti atmosferici. I rischi sarebbero molto elevati per tutto coloro che vivono nel raggio di cinque chilometri dal sito dove sorgono le nove discariche presenti nel Lazio e cioè i siti di Albano Laziale, Bracciano, Civitavecchia, Colleferro, Guidonia Montecelio, Latina, Roccasecca, Roma-Malagrotta e Viterbo.

Il report ha confermato l’alta incidenza di tumori che riguardano in particolar modo l’apparato respiratorio confermando il nesso di causalità con le esposizioni ambientali. Soprattutto lo sviluppo di alcune patologie tumorali nell’area della discarica di Malagrotta, ha avuto una frequenza superiore alla media. Il report ha concluso, però, che le associazioni evidenziate non possono essere ritenute “univoche e consistenti”.

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