Test di autovalutazione della depressione, verifica quanto soffri di depressione

Il seguente test psicologico, elaborato dalla psicoanalista dottoressa Anna Maria Sepe, vuole aiutarvi ad effettuare una prima autovalutazione, individuando approssimativamente il vostro stato d’animo. E’ doveroso precisare che il test non può diagnosticare uno stato di depressione. Una diagnosi può essere condotta solamente da medici specializzati.

Guardate la foto in basso e scegliete l’immagine che per prima attira la vostra attenzione.

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test depressione

Risultati test della depressione

Figura 1
Sai a malapena di cosa si tratta, e solo perche’ sembra che sui giornali se ne parli molto. Sai affrontare la vita con entusiasmo e deteminazione. I cambiamenti e gli spostamenti non sono mai stati per te un problema perchè in un certo momento del tuo passato hai deciso che qualsiasi cosa succeda, ovunque andrai, potrai sempre contare su un compagno di viaggio solido e affidabile. Te stessa.
Attenzione però all’eccesso di sicurezza o, peggio ancora, agli stati di eccessiva euforia. L’umore presenta talvolta, come una medaglia, due volti. Di cui l’uno è l’opposto dell’altro. Potresti, prima o poi, o periodicamente, incontrare il lato oscuro di te stessa.

Figura 2
Piu’ che di depressione, uno stato con implicazioni molto impegnative, nel tuo caso si dovrebbe parlare di semplice “malumore”. Probabilmente in connessione con qualche episodio particolare e momentaneo che sta mettendo a dura prova la tua serenità. Una volta affrontati e risolti adeguatamente i problemi attuali, ci sono buone probabilità che tu possa recuperare il tuo abituale buon umore e riprendere con lo stesso vigore di sempre le tue attività consuete. Non trascurare però questi piccoli segnali di disagio. Possono divenire una buona opportunità per conoscerti meglio.

Figura 3
I cinesi scrivono la parola “crisi” con due ideogrammi, il primo dei quali significa “rottura” e il secondo “opportunità”. Attraversare un momento di crisi, per quanto possa causare disorientamento e dolore, può avere innumerevoli risvolti positivi. A partire dalla straordinaria opportunità di avviare un percorso di conoscenza di te stessa e della tua vita. Probabilmente puo’ capitarti di descrivere il tuo spirito, in questo periodo, come “vuoto e sordo”. Una massima Zen sostiene che se lanci un sasso in un pozzo e a lungo non senti alcun rumore, puo’ voler dire semplicemente che quel pozzo e’ molto profondo. E nelle profondità sono racchiusi tesori inimmaginabili. Ecco la tua opportunità.

Figura 4
Non e’ ancora depressione. Nel tuo caso si dovrebbe parlare forse, con il poeta, di “male di vivere”: la percezione della precarietà dell’esistenza; un senso di struggimento, e nostalgia, per qualcosa di indefinito; la difficoltà nell’accettare i necessari cambiamenti che la vita richiede, nel suo divenire; l’aspirazione, talvolta frustrata, ad una condizione di vita superiore. Cerca di non pensare a questo tipo di stato d’animo come se fosse una vera malattia. Certamente -e fortunatamente- puo’ non corrispondere al modello di vita ideale proposto dagli spot pubblicitari. E’ però una preziosa condizione dello spirito che, se sceglierai di non assecondare all’infinito, potra’ guidarti verso livelli evolutivi e maturativi superiori.

Figura 5
Ci sono in questo quadro segnali di disagio che devono essere considerati. Un insieme di percezioni che si riflettono negativamente sul tuo benessere emotivo, sul tono dell’umore, sul tuo stato fisico sulle tue capacità relazionali. Hai la sensazione che alcune cose che hai sempre considerato importanti abbiano perduto in parte o totalmente il loro senso e i loro valore. Apparentemente non ti risulta facile conservare verso la vita e verso le altre persone un senso di apertura, fiducia e speranza. Eppure e’ opportuno, in un momento simile, evitare di chiudersi; prendendo piuttosto in considerazione la possibilità di chiedere un aiuto. Scelta che in nessun caso deve essere considerata come un segnale di sconfitta o un indice di debolezza. Ma solo come il segnale della riscossa, e il primo passo verso il pieno recupero del piacere di vivere.

Figura 6
Ce ne vuole per deprimerti. Certo ci sono giornate in cui sei sotto tono, ma comunque non tanto da invalidarti i tuoi progetti. Sei una persona molto combattiva, prima di arrenderti le provi tutte. Se ti va male, sai reagire con ironia anzi con autoironia…e questo grazie al tuo senso pratico; In tal senso, alla lunga, riesci sempre a tirarti fuori dalle situazioni spiacevoli. Il tuo segreto? Ami la vita e vivi con ottimismo. Di dispiaceri ne hai avuti certo, ma non hai mai permesso a te stessa di non rialzarti; il tempo ti ha portato ad accettare dei compromessi con la vita, e questo ti ha insegnato a volgere lo sguardo al futuro, senza mai guardarsi indietro. Insomma il tuo motto è “oggi sarà meglio di ieri

ATTENZIONE 
Queste valutazioni, anche se elaborate secondo un criterio statistico, hanno un carattere di curiosità e intrattenimento.

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