L’Accordo di Parigi sul clima è un patto siglato tra gli Stati Membri della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite in merito ai cambiamenti climatici. In particolare questo accordo ha lo scopo di ridurre le emissioni di gas serra allo scopo di fermare il cambiamento climatico.
Ma cosa succederebbe nei prossimi anni se questo accordo non venisse rispettato e non portasse gli effetti sperati? A svelarlo ci ha pensato un recente studio pubblicato sulla rivista Nature. Scopriamo insieme cosa è emerso dalla ricerca.
Cosa accadrebbe se l’Accordo di Parigi non fosse rispettato?
Il mancato rispetto dell’Accordo di Parigi avrebbe delle conseguenze catastrofiche nel futuro. L’obiettivo dell’accodo firmato da molte delle maggiori potenze mondiali ha lo scopo di tenere sotto controllo il cambiamento climatico. L’obiettivo è quello di contenere l’aumento della temperatura media della Terra facendola restare solo la soglia critica di 2°C oltre i livelli pre-industriali. La volontà è quella di limitare questo aumento a 1,5°C e non andare oltre.
Uno studio pubblicato sulla rivista Natura ha dimostrato che se questo non dovesse accadere il sistema Antartide collasserebbe entro 40 anni. Il riscaldamento globale infatti causerebbe lo scioglimento della calotta polare e l’innalzamento degli oceani. Si comprende quindi la necessità di raggiungere gli obiettivi prefissati.
«Se il mondo si riscalda a un ritmo dettato dalle politiche attuali, vedremo il sistema antartico iniziare a sfuggirci intorno al 2060», ha spiegato Robert DeConto al Guardian. L’esperto di cambiamenti climatici polari lavora presso l’Università del Massachusetts ed è uno degli autori dello studio. «Una volta che metti abbastanza calore nel sistema climatico, perderai quelle piattaforme di ghiaccio, e una volta che sarà messo in moto non potrai invertirlo», ha affermato lo studioso.
Stando a quanto si evince dalla ricerca, il vero punto di non ritorno si avrà nel momento in cui il riscaldamento globale arriverà a 3°C. Se si dovesse arrivare a questa temperatura sarà impossibile tornare indietro perché lo scioglimento dei ghiacciai sarebbe inarrestabile e irreversibile.
In uno scenario in cui il riscaldamento è di circa 3°C, i ghiacci si scioglierebbero rapidamente. Entro il 2060 infatti, se le cose dovessero andare in questo modo, il ghiaccio dell’Antartide inizierebbe a sciogliersi. Di conseguenza, il livello del mare aumenterebbe dai 17 cm ai 21 cm entro la fine di questo secolo.
Nel caso invece si riesca a rispettare l’Accordo di Parigi mantenendo il riscaldamento sotto i 2°C, le cose andrebbero meglio. Stando allo studio in questo scenario il livello del mare dovrebbe aumentare di 1 metro entro il 2300.