Anche solo guardare gli europei ti renderà complice

Sono molti i randagi sterminati a causa degli Europei di calcio 2012. Si è parlato di sacrificio necessario affinché le strade dei due paesi ospitanti potessero essere abbastanza “pulite”, ma in realtà sono sporche di sangue. Il sangue delle 30.000 vittime innocenti.

Attenzione, in fondo alla pagina vi sono foto dai contenuti altamente emotivi

Sui social network come twitter e facebook, sono stati condivisi molti link che promuovevano il boicottaggio degli europei. Con l’eserdio dell’Italia, purtroppo, sulle stesse bacheche, sulle stesse pagine, i link che si condividevano erano di gioia e speranza per la nostra nazionale di calcio.

Che speranza può dare un campionato che verte sull’assassinio e sull’omicidio di oltre 30.000 esseri viventi? Il realtà la stima è solo orientativa, si suppone che sono molte più numerose le vittime a quattro zampe del Campionato Euro 2012.

Gli stermini sono iniziati nel settembre del 2011, tecnologia-ambiente.it documentò l’allestimento e la messa in funzione di veri e propri forni crematori, inceneritori costruiti per bruciare i cani randagi raccolti tra le strade.

I cani venivano bruciati vivi, trasportati in sacchi fino ai forni e scaricati per la combustione. Così abbiamo assestito inermi all’olocausto dei nostri giorni.

Le autorità degli Euro 2012, per placare l’opinione pubblica hanno fatto pressioni affinché l’olocausto cessasse, ma solo dopo l’intervento incessante di organizzazioni e associazioni animaliste. Così la combustione di animali vivi si è interrotta e sono andate avanti altre forme di persecuzione della specie canina.

Non tutti sanno che i paesi coinvolti hanno ricevuto fondi dall’Unione Europea per risolvere il problema randagi. Il governo ha ben pensato di NON investire quei fondi per la creazione di infrastrutture ma di utilizzarli per pagare dei veri e propri cecchini, è iniziata così la caccia al randagio dove cani e gatti potevano essere uccisi nel nome della legge.

Nel peggiore dei casi, i randagi morivano dopo una lenta agonia, a seguito della somministrazione di veleni. Vorrei che i calciatori provassero vergogna, la stessa vergogna che dovrebbe abbattersi sulla coscienza delle istituzioni che hanno permesso tutto ciò. L’Unione Europea dov’era? Stiamo parlando di più di 30.000 vittime. Seguire gli europei significa essere complici. Complici di queste brutalità, apriamo gli occhi e guardiamo.

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