Anziana non vedente cacciata dal supermercato: “Il cane non può entrare”

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“Lei qui con il cane non può entrare, è vietato”. Con queste parole, venerdì mattina, una donna di 78 anni di Ceglie Messapica è stata allontanata da un noto supermercato di Fasano.

I dipendenti dell’esercizio commerciale hanno impedito l’ingresso a una pensionata non vedente, Rita Turati. Il motivo? Aveva provato a entrare insieme al suo cane guida di nome Queen.

A raccontare la vicenda è Michele Sardano, presidente della sezione territoriale Uici (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) di Brindisi.

L’associazione, che rappresenta circa 2 milioni di cittadini italiani ciechi e ipovedenti, ha fortemente condannato l’episodio, offrendo il proprio supporto alla 78enne.

Accesso impedito a persone cieche accompagnate da cani guida: cosa dice la legge

Stando a quanto ricostruito dall’UICI, la signora Turati sarebbe stata inoltre apostrofata in malo modo da alcuni dipendenti del supermercato, che sostenevano l’esistenza di un divieto a entrare con il suo labrador, pur avendone completo diritto. La legge n.34 del 1974 integrata e modificata dalle leggi n. 376/1988 e n. 60 del 2006, oltre a garantire alle persone non vedenti o ipovedenti l’accesso a tutti i luoghi pubblici (ma anche negozi e mezzi di trasporto), prevede anche delle dure sanzioni per chi lo impedisce.

Secondo i responsabili dell’UICI l’episodio rappresenterebbe una discriminazione in piena regola, anche perchè non può esserci stato alcun equivoco: Queen infatti era dotato di pettorina di servizio e il suo ruolo, quindi, perfettamente era assolutamente riconoscibile. L’Unione Nazionale ha intenzione di andare in fondo alla questione, riservandosi di ricorrere alle vie legali.

La dura condanna del Presidente dell’UICI

Il Presidente nazionale Mario Barbuto ha espresso a nome suo e di tutta l’associazione solidarietà nei confronti della 78enne. Il funzionario ha mostrato un certo sconcerto per questo episodio che “deve far riflettere sulla necessità di rafforzare la cultura dell’integrazione dei non vedenti nella società”

Barbuto ha ricordato che purtroppo possono più essere considerati casi isolati. “Accade ancora troppo spesso che le persone con disabilità visiva vengano discriminate e allontanate quando accompagnate da questi nostri speciali amici a quattro zampe. Senza di loro, un cieco non può compiere praticamente nessuna attività primaria o muoversi liberamente”.

Oltre a essersi interessati al caso specifico, l’UICI ha ribadito il proprio impegno in un’attività di informazione profonda su questi temi. L’associazione ha anche messo a disposizione di tutti un Decalogo su come comportarsi in presenza di un cane guida. Da tempo, inoltre, i membri dell’Unione Nazionale promuovono la Giornata Nazionale del Cane guida che ricade, ogni anno, da quasi quindici anni, il 16 ottobre.

L’UICI ha chiesto con forza anche ai mezzi di informazione di fornire loro un aiuto in questa opera di sensibilizzazione sui diritti all’autonomia e alla libertà dei non vedenti, affinchè episodi come quelli capitati alla signora Rita non accadano più.

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