Beffa Enel: l’energia di notte costa di più

Quanti di voi accendete la lavatrice di notte per risparmiare sulla bolletta? A quanto pare
questi trucchi per risparmiare energia elettrica non servono più.

Usare gli elettrodomestici che consumano maggiormente, come la lavastoviglie, il ferro da stiro e la lavatrice di notte, per sfruttare l’abbassamento delle tariffe in quella fascia oraria, sembra non porti più la bolletta ad abbassarsi.
La così detta tariffa bioraria è diventata popolare dalla seconda metà del 2010 promettendo un risparmio sulla bolletta dal 5% in su ma ora gli italiani per spendere meno devono pensare ad altro, magari con la complicità della mediazione governativa che consigli nel modo più adeguato.
Cosa è successo?
LE ENERGIE RINNOVABILI HANNO LA PRIORITÀ. Con l’avvento delle nuove energie rinnovabili le regole sono cambiate: i 6.600 megawatt di potenza installata per l’eolico a fine 2011 e 12.500 megawatt per il fotovoltaico hanno infatti la precedenza sull’energia elettrica, e proprio nelle ore in cui vanno a pieno regime, ovvero quelle diurne.
Così il parco delle centrali elettriche ha dovuto cambiare strategia, aumentando le tariffe nelle fasce orarie che restano, quelle serali, proprio quando i consumi si innalzano.
A MARZO 2012 LE ORE SERALI COSTAVANO DI PIÙ. I dati del 2011 parlano chiaro: nelle ore di maggior produzione fotovoltaica (dalle 7 alle 16), l’incremento di prezzo è rimasto contenuto al 7% rispetto al 2010. Nelle altre ore è cresciuto invece del 20%, mentre nella fascia dalle 17 alle 21, nell’ultimo quadrimestre 2011, è stato del 30%.
E lo scorso marzo è avvenuto addirittura il sorpasso: il prezzo delle ore serali ha superato (93 euro/mwh contro 83) quello delle ore diurne.
NESSUN CAMBIAMENTO PER CHI HA CONTRATTI BIORARI. Il cambiamento vale per tutti, tranne per chi ha stipulato contratti biorari sul libero mercato o non si è mai affidato a offerte alternative a quelle previste dall’Autorità.
Nessuna differenze dunque per chi ha optato per la formula che va per la maggiore sul mercato libero, quella «flat» (tutto compreso e prezzo bloccato per un periodo predeterminato).


Ma in generale gli italiani devono cambiare mentalità: i consumi notturni non costano più di meno e a essere colpiti sono proprio i cittadini così detti in ‘maggior tutela’, che si riforniscono ovvero proprio in quelle aziende che hanno concentrato i consumi di notte.
Il sistema va quindi corretto e gli italiani possibilmente informati del cambiamento: per evitare una brutta sorpresa nella bolletta.

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