Biodiversità in Italia: cambiamenti a causa della crisi climatica

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La biodiversità in Italia è in grave pericolo a causa della crisi climatica che sta peggiorando anno dopo anno. Un ricerca pubblicata su Nature Ecology & Evolution ha analizzato per la prima volta gli effetti dei cambiamenti climatici.

Le temperature sono aumentate di ben 2°C nell’ultimo secolo e le pioggie sono diminuite del 12%. Questo ha provocato effetti sulla biodiversità degli invertebrati in Italia e dei cambiamenti anche nella popolazione umana. Per arrivare a questa conclusione, lo studio ha analizzato i dati ottenuti negli ultimi 150 anni.

Crisi climatica e biodiversità: il legame

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Un recente studio realizzato da alcuni studiosi dell’Università degli Studi di Milano è stato in grado di dimostrare che il clima e la biodiversità sono legati. Le temperature e le precipitazioni sono cambiate nel corso degli ultimi decenni e la ricerca lo ha dimostrato. Gli ecosistemi sono quindi cambiati in maniera molto seria ed evidente provocando dei cambiamenti nella biodiversità.

Nel corso dell’ultimo secolo, le temperature sono aumentate di circa 2°C, ma i problemi sono anche altri. Infatti negli ultimi decenni le precipitazioni sono diminuite in maniera considerevole e la densità della popolazione umana è aumentata. Dal 1980 ad oggi, il numero di persone che abitano la Terra sono aumentate e si sono stabilizzate poi sui livelli attuali. Oggi quindi al mondo vivono circa sei volte più persone rispetto a quarant’anni fa.

Fino al 1950, gli habitat naturali e seminaturali sono diminuiti in maniera molto seria. Dopo tale anno però la situazione è aumentata di circa il 15% soprattutto nelle zone di montagna.

Le precipitazioni sono diminuite

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Ad avere il maggior impatto sulla biodiversità sono i cambiamenti nelle precipitazioni. In alcune zone d’Italia infatti le piogge sono diminuite in modo molto importante e di conseguenza gli animali hanno cambiato il loro habitat. La carenza di precipitazioni e la crisi climatica ha provocato di conseguenza un aumento dei tassi di estinzione e di colonizzazioni.

Le poche precipitazioni sono diminuite soprattutto nelle aree in cui la popolazione umana è aumentata molto o dove le temperaturee sono aumentate. L’aumento delle temperature ha avuto un impatto minore rispetto al cambiamento delle precipitazioni. Nonostante di solito gli studi si concentrino solo sull’aumento delle temperature, pare che in Italia il problema principale si legato alla carenza di piogge.

Silvio Marta, coordinatore dello studio, ha spiegato che in Italia la biosiversità viene studiata da molto tempo. Nei musei ci sono dei dati preziosi che consentono di ricostruire i cambiemanti che ci sono stati nel corso degli ultimi 150 anni. Questo ha permesso di stabilire un legame tra cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità.

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