Cambiamento climatico: alcune nazioni del G20 sono una minaccia

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Il G20 di Napoli si è concluso in modo non del tutto positivo, infatti non c’è stato un accordo sui punti cruciali discussi. Molti Paesi non hanno voluto rinunciare al carbone e quindi manca un impegno serio e concreto.

Tra i problemi riscontrati c’è anche la mancanza di unanimità nella decisione di stabilire il da farsi per contrastare il riscaldamento globale. Non si è riusciti infatti ad avere un impegno concreto nemmeno in merito alla questione di contenere il cambiamento climatico.

Molte nazioni del G20 infatti non hanno accettato di firmare un accordo che includa l’impegno di restare sotto la soglia di 1,5°C di riscaldamento globale. Queste nazioni hanno anche evitato di firmare accordi in merito all’eliminazione del carbone per la produzione energetica entro il 2025.

Alcuni Paesi del G20 responsabili del cambiamento climatico

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Nel corso del G20 di Napoli, alcuni Paesi hanno fissato gli obiettivi sul clima per il prossimo futuro. La situazione attuale infatti è molto critica in quanto nel mondo il riscaldamento globale sta provocando danni non indifferenti. Gli scienziati e gli attivisti Paris Equity Check hanno spiegato che a questo punto è fondamentale agire allo scopo di arginare gli effetti disastrosi dell’inquinamento.

In particolare pare che siano alcune delle nazioni appartenenti al G20 a provocare ingenti danni in tutto il mondo. Uno studio realizzato dal Paris Equity Check ha dimostrato infatti che sono proprio:  Cina, Russia, Brasile e Australia le nazioni responsabili del riscaldamento globale.

Le nazioni che provocano più riscaldamento globale

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L’analisi realizzata dal gruppo Paris Equity Check ha sollevato delle grandi preoccupazioni in merito alla situazione ambientale. Secondo lo studio infatti pare che sia molto difficile raggiungere gli obiettivi che ci si è prefissati per fermare il cambiamento climatico. Durante il vertice sul clima Cop26 di Glasgow sono stati fissati obiettivi che difficilmente verranno davvero raggiunti.

Nonostante molte nazioni si stiano seriamente impegnando allo scopo di salvare l’ambiente, altre non stanno facendo lo stesso. In particolare preoccupa la posizione di Cina, Russia, Brasile e Australia. Questi Paesi infatti continuano ancora oggi a dipendere in modo importante dai combustibili fossili.

Se queste nazioni continuassero a comportarsi come fanno oggi, essi da soli infatti causerebbero un aumento della temperatura. Nel caso in cui gli altri Paesi seguissero queste nazioni, in breve tempo ci sarebbe un aumento di temperatura di 5°C. 

Il fatto che questi Paesi ancora non vogliano rinunciare al carbone è davvero un problema per il Pianeta intero. Se queste nazioni infatti non faranno un passo indietro, Cop26 non riuscirà a migliorare le cose.

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