Cina, carne di topo in tavola

Brown rat

La Cina attua pratiche alimentari davvero discutibili, dalla diffusione della carne di cane fino ad arrivare a veri e propri scandali alimentari come la commercializzazione di carne suina infetta e disastri con pollame e vaccini. Quello della carne di topo è solo l’ultimo scandalo: la sicurezza alimentare cinese ha davvero toccato il fondo.

Il Ministero della Sicurezza Pubblica cinese ha rilevato una nuova pratica inquietante del settore agroalimentare asiatico: la carne di topo era commercializzata e spacciata per carne di agnello. Nei lotti sequestrati non c’era solo carne di ratto ma anche di visone e volpe.

Questo mix di carni aveva già passato le ispezioni. La carne di ratto veniva spacciata per agnello dopo aver subito un processo di trasformazione. I commercianti aggiungevano alla carne di topo una particolare sostanza gelatinosa, del colorante rosso e dei nitrati… infine la etichettavano come carne di agnello.

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Per fortuna, Li Keqiang, responsabile della sicurezza alimentare della Cina, ha rafforzato i controlli: sono state arrestate 63 persone. La carne contraffatta è stata commercializzata a Shanghai e nella provincia di Jingsu e ha mosso un business di almeno 1,6 milioni di dollari. L’incremento dei controlli ha messo in allarme molte aziende e i residenti di Shanghai hanno recentemente avvistato migliaia di maiali morti sulle sponde di un fiume adiacente alla città.

Oltre i 63 arresti per la vendita di carne di topo, la polizia cinese ha arrestato 904 persone implicate nella commercializzazione di carne contraffatta, tossica o adulterata. Sono state così sciolte 1.721 esercizi, tra fabbriche, laboratori e negozi. Nonostante queste operazioni, il Ministero cinese ha detto che la salute dei consumatori è ancora a rischio: sono troppo gravi i problemi circa la sicurezza alimentare in Cina.

Solo nel 2008, decine di migliaia di bambini erano a rischio di calcoli renali a causa dell’ingestione di latte adulterato con melamina, una sostanza chimica sfruttata dall’industria agro-alimentare per “passare i test proteici”. A causa di questa sostanza sono stati 6 i bambini morti di malattie attribuite alla tossina che è stata ingerita da oltre 300.000 bambini.

Le domande provocatorie sorgono spontanee: quanti ratti ci vogliono per fare una pecora?
E ancora: è più conveniente raccogliere ratti per strada che allevare agnelli?

La notizia è stata riportata nella seziona Asia Pacific del New York Times.

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