Dissalazione acqua di mare: l’oro blu del futuro sostenibile

acqua di mareL’acqua di mare il nuovo oro blu: una corsa all’industria di dissalazione per sostenere la richiesta di acqua potabile.

Cambiamenti climatici, deforestazione, siccità, scarsità d’acqua sono le sfide del nuovo millennio.

Numerosi paesi stanno cercando di fare fronte alla sostenibilità del futuro. A cominciare dalla richiesta di acqua potabile che in un futuro prossimo sarà sempre più crescente.

Tra questi, la Giordania ha annunciato di avviare un nuovo programma strategico incentrato sull’industria di dissalazione dell’acqua di mare.

L’impianto che, riferisce il governo giordano, nascerà sulle rive del Mar Rosso, costa un miliardo di dollari e sarà operativo tra cinque anni, nel 2026.

Secondo quanto riferiscono le autorità, l’impianto dovrebbe garantire la necessità di acqua potabile per tutto il paese, per i prossimi vent’anni.

Impianti di dissalazione

Molti paesi si stanno orientando verso questo tipo di impianti. L’Arabia Saudita produce il 20% della produzione mondiale, seguita da Emirati Arabi, Israele, dove cinque impianti producono l’80% del fabbisogno di acqua del paese, Stati Uniti e Australia.

Il 20% della popolazione mondiale non ha accesso all’acqua potabile e i cambiamenti climatici mettono a repentaglio il sistema idrico.

Tuttavia, alcuni ricercatori, sottolineano che sussiste un impatto a livello ambientale. Infatti, per produrre un litro di acqua potabile sono necessari due litri di acqua di mare.

Inoltre, si tratta di industrie che hanno un elevato consumo di energia elettrica e il resto dell’acqua molto salata viene rigettata nell’ambiente che non è preparato per accogliere quest’acqua.

Diverse ricerche si stanno orientando per ottimizzare questi impianti e i procedimenti per riciclare il sale anziché rigettarlo in mare.

Alcuni studi hanno individuato delle membrane per trattenere il sale, arrivando a ridurre il 12% di energia. Una tecnologia di nuovi impianti che si sta sviluppando a livello industriale.

La dissalazione dell’acqua di mare sembra ormai più che mai necessaria nel futuro per provvedere alla richiesta di acqua potabile. Per questo i ricercatori stanno cercando di individuare tecnologie per ottimizzare le risorse.

L’oro blu

Nel processo di dissalazione dell’acqua, ci sono principalmente due metodi, il Flash (MSF) e l’osmosi inversa metodo (RO). Quest’ultima si basa  le varie procedure per massimizzare la separazione del sale sono state ideate delle procedure basate sull’evaporazione, con integrato un sistema per il recupero del calore interno.

“Questi principi di flusso di evaporazione e raffreddamento sono comunemente impiegati nell’industria dell’energia nucleare”, commenta il ricercatore Jeff Ong, dal Laboratorio di sintesi inorganica e catalisi dell’EPFL (Politecnico di Losanna).
In base al report “Acqua attrezzature dissalazione 2021 Mercato indagine” di Reports Insights è emerge che il settore della dissalazione si sta sempre più diversificando e applicando in diversi settori tra i quali l’acqua potabile, acqua agricola, acqua industriale ecc.
Altro

Un settore, quello del mercato di attrezzature per la demineralizzazione dell’acqua, che diventerà più intenso.

Secondo gli studi, il mercato globale della demineralizzazione dell’acqua aveva un valore di 18310 milioni di dollari nel 2020 dovrebbe raggiungere 51,07 miliardi di dollari entro la fine del 2026, registrando una crescita del 15,6% nei prossimi cinque anni, 2021-2026.

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