Dove ci sono più probabilità di morire per inquinamento?

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La NASA ha fornito una risposta a questa domanda e l’Italia di certo non gode di una buona reputazione. Come un cancro che si espande su un polmone sano, così l’inquinamento si sta allargando via via su tutto il globo. L’immagine in alto è stata elaborata con i dati raccolti dalla NASA e mostra le regioni geografiche ad alto tasso di mortalità correlato a cause ambientali.

I luoghi più industrializzati sono i peggiori: l’urbanizzazione selvaggia della Cina orientale miete molte vittime all’anno, questo avviene anche in India e Indonesia.

L’Europa ha un andamento a zone e l’Italia non è certo messa bene dato che i punti che tappezzano lo stivale sono più scuri del tabacco: annualmente si superano 1.000 morti per chilometro quadrato. In opposizione alle località più inquinate, vi sono le zone dipinte d’azzurro, delle autentiche perle rare disseminate a Sud degli Stati Uniti e al centro del Sud America.

Questa rappresentazione geografica dei danni sulla salute umana causata dall’inquinamento ambientale sono il risultato del lavoro di Jason West, scienziato dell’Università del North Caroline che sta conducendo degli studi sulle patologie mortali innescate dai danni ambientali.

Secondo gli studi di Jason West, ogni anno, i danni ambientali mietono un numero incredibile di vittime. Solo considerando l’inquinamento da polveri sottili (PM 2.5), si stimano annualmente 2,1 milioni di morti. La mappa della NASA fa riferimento proprio a questi dati, in particolare a quelli dell’inquinamento da polveri sottili.

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