Il 25 aprile, durante la giornata della nostra Pasqua, il governo giapponese ha inviato una nuova squadra di recupero per poter dare una degna sepoltura ai cadaveri e soccorrere i dispersi residui.
Sei settimane dopo il terremoto e il potente tsunami che hanno colpito la costa nord-orientale del Paese, il numero delle vittime ammonta a 14.300 mentre 11.900 sono i dispersi.
Domenica scorsa il governo nipponico ha inviato 25.000 soldati, affiancati dall’esercito degli Stati Uniti e dai sommozzatori della Marina per ricercare i corpi dei dispersi fino a 12 miglia al largo della costa:
La scorsa settimana le ricerche hanno coinvolto dei robot sottomarini ma con scarsi risultati. L’ultima spedizione porterà dei risultati “migliori”, stando agli esperti, le acque si sono ritirate e la bassa marea aiuterà a tirare fuori i corpo dei giapponesi colpiti dal disastro.
Le cariche di ruolo hanno avvisato le famiglie delle vittime: i cadaveri saranno irriconoscibili, anche l’età ed il sesso sarà difficile da determinare a causa dei fenomeni di decomposizioni.