Il WWF parla della sesta estinzione di massa

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L’ultimo rapporto del WWF ha dimostrato che il tasso di estinzione è attualmente di mille volte superiore a quello naturale. Questi dati evidenziano che animali e vegetali stanno sparendo dal pianeta Terra a una velocità molto elevata per colpa dell’azione dell’uomo. Tale situazione comporta chiaramente una perdita di biodiversità davvero importante.

Il nuovo rapporto WWF

Il nuovo rapporto WWF, chiamato “Estinzioni: non mandiamo il pianeta in rosso“, ha dimostrato come la situazione attuale sia davvero problematica. Da qui emerge infatti quanto l’impatto dell’uomo abbia velocizzato la “perdita naturale”. A causa di questo siamo nel pieno della sesta estinzione di massa in quanto la velocità di estinzione è oggi mille volte superiore a quella naturale.

Tutto questo ovviamente causa una perdita di biodiversità davvero importante in tutto il nostro Pianeta. Questo emerge sia per quanto riguarda gli animali, sia per quanto riguarda le piante. Nel futuro le cose peggioreranno ulteriormente a causa del cambiamento climatico che andrà ad impattare sempre di più. I fenomeni metereologici estremi provocheranno la perdita di molta flora e anche di molta fauna.

Gli animali a rischio estinzione aumentano

L’aumento della popolazione umana sulla Terra e la sua azione sta causando danni ingenti agli animali. Sono infatti molte le specie che rischiano di sparire per sempre dal Pianeta per l’azione degli umani. La distruzione degli habitat naturali, il traffico di fauna selvatica, la deforestazione e l’inquinamento provocano infatti gravi problemi agli animali in tutte le zone del mondo.

Nel 2018 è stato dichiarato estinto il rinoceronte bianco settentrionale che, a causa dei bracconieri, non è sopravvissuto. Nel 1979 erano già sparite le tigri di Giava a causa della perdita delle foreste che le ospitavano. Chiaramente l’elenco degli animali estinti è molto più lungo e comprende davvero tante specie diverse.

Secondo il WWF, negli ultimi anni però il ritmo del tasso di estinzione è aumentato di molto. L’attività umana sta causando danni irreparabili alla natura. Tra il 1970 e il 2016 il 68% della popolazione animale è risultata in diminuzione. Si tratta di una percentuale davvero elevata che evidenzia quanto  mammiferi, uccelli, anfibi, rettili e pesci stiano subendo un declino. Questo dimostra come gli ecosistemi del Pianeta su cui viviamo siano sempre più ricchi di problemi.

Le conseguenze che oggi si vedono sulla flora e sulla fauna, presto si ripercuoteranno anche sulla popolazione umana. Gli ecosistemi stanno infatti diventando sempre meno sani provocando dei danni anche agli uomini. Tali danni aumenteranno in futuro rendendo complesso alle future generazioni vivere senza problemi.

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